Con “Moving to change” dialogo tra artisti e abitanti parte dalla Corte Ospitale
Attraverso una residenza di un mese, le artiste condivideranno le loro pratiche, si conosceranno e costruiranno un legame duraturo con gli abitanti
Rubiera Una volta si ballava per stare insieme, condividere tempo, spazio, ritmo. Per celebrare, piangere, connettersi alla terra e agli altri. Per affrontare ciò che non comprendevamo o controllavamo. Per esprimere le nostre esperienze e preoccupazioni più intense. Le danze popolari erano un luogo di ritrovo per tutti, senza esclusioni. E oggi, nel 2024, quali sono le nostre danze? La proposta di riscoprirle parte da una call che è un invito a riflettere insieme attraverso il corpo su come ci incontriamo negli spazi comuni e su cosa lasciamo alle prossime generazioni che verranno.
L’appuntamento è per il 5 e il 12 ottobre, alla Corte Ospitale di Rubiera. Cosa è possibile portare? Un passo o una serie di passi che secondo te esprimono il tuo essere abitante del luogo in cui vivi;un movimento che per te è caratteristico del luogo in cui vivi; una canzone che ti piace e che hai voglia di condividere con per ballare insieme (nuova o vecchia, contemporanea o tradizionale); un’emozione/stato d’animo che sperimenti spesso come abitante del luogo in cui vivi e che desideri esplorare con la comunità attraverso la danza. Per informazioni e iscrizioni è possibile scrivere a biglietteria@corteospitale.org o telefonare allo|0522/621133 entro il 3 ottobre. Il laboratorio fa parte di “Moving to change” nell’ambito di Culture Moves Europe. “Moving to change” nasce dall’esperienza di Corte Ospitale nello sviluppo di processi innovativi nella relazione tra artisti e comunità. «Come centro di residenza – viene spiegato – crediamo che le residenze artistiche possano essere luoghi di innovazione delle pratiche, spazi in cui, attraverso il processo creativo, è possibile attraversare territori e creare cambiamenti generativi. Con questo progetto vogliamo fare un passo in più, facendo tesoro del luogo che abitiamo: un antico ospizio per pellegrini del XVI secolo, situato a Rubiera, una cittadina di 15mila abitanti. Per 30 giorni, dal 24 settembre al 24 ottobre ospitiamo cinque artiste delle arti performative, selezionate da tutta Europa tramite bando.
Attraverso una residenza di un mese, le artiste condivideranno le loro pratiche, si conosceranno e costruiranno un legame duraturo con gli abitanti di Rubiera. Il dialogo tra artisti e abitanti sarà concepito in una prospettiva interculturale e intergenerazionale per raccontare, attraverso le arti performative, un luogo percepito come patrimonio culturale e per trovare un nuovo senso di appartenenza, nuove prospettive». Questa call fa parte della ricerca dell’artista greca Polena Kolia Petersen. Le altre artiste selezionate e ora alla Corte Ospitale sono Ivana Jelaca, Matilde Bassetti, Hana Koksalova e Danae Papadopoulou.l © RIPRODUZIONE RISERVATA