Nomadi, l'omaggio di Rai Storia ad Augusto Daolio nell'anniversario della morte
Appuntamento lunedì 7 ottobre alle 12. La trasmissioni celebra nella stessa puntata Pierangelo Bertoli
Reggio Emilia Nel giorno dell’anniversario della scomparsa di Augusto Daolio (1992) e di Pierangelo Bertoli (2002), due grandi voci e firme della canzone italiana, Rai Cultura dedica loro una puntata di “Italiani”, in onda oggi alle 12 su Rai Storia e lo speciale “Pierangelo Bertoli: spunta la luna dal monte”, in onda alle 19.30 sempre su Rai Storia.
La puntata di “Italiani” propone un ritratto di Daolio e dei Nomadi, il complesso più longevo della musica italiana nato a Novellara nel 1963. Oggi, a più di mezzo secolo di distanza e ancora guidati dallo storico tastierista Beppe Carletti, i Nomadi portano in giro per l'Italia i loro successi, da “Noi non ci saremo” a “Come potete giudicar”, da “Dio è morto” a “Io vagabondo”. Una lunga lista di canzoni senza tempo portate alla ribalta dall'inconfondibile voce del cantante Augusto Daolio. I Nomadi attraversano i decenni con alterne fortune, ma sempre coerenti con una visione del mondo osservato dalla parte degli ultimi e seguiti da un pubblico eterogeneo e fedelissimo. La storia di Augusto Daolio e dei Nomadi è narrata dalle voci di Beppe Carletti, di Rosanna Fantuzzi, compagna di Augusto e anima dell'associazione “Augusto per la vita”, di Alberto Melloni, tra i massimi esperti italiani di storia del cristianesimo che rivela a sorpresa la sua passione per la musica dei Nomadi, del conduttore radiofonico Felice Liperi, e di Franco Midili, primo chitarrista del gruppo negli anni d'oro del beat.
Nello Speciale “Pierangelo Bertoli: spunta la luna dal monte”, invece, Pierluigi Castellano fa rivivere la sincerità costante, la grande immediatezza nei testi, spesso densi di riferimenti sociali e politici, e la voce indimenticabile di Bertoli, nato a Sassuolo il 5 novembre 1942. Dagli anni ’70, fino alla sua morte, è tra i grandi cantautori italiani: una grande sensibilità mediata anche dal suo handicap, conseguenza della poliomielite che lo aveva colpito da bambino, costringendolo a spostarsi perennemente su una sedia a rotelle. Eppure, la sua è stata una vita assolutamente completa. Lo testimoniano – insieme a interviste di repertorio e immagini delle Teche Rai – le parole della vedova, Bruna Pattacini Bertoli; dei figli Alberto, Emiliano e Petra; dell’ex dirigente Rai Giancarlo Governi; e degli amici musicisti Marco Dieci, Luca Bonaffini e Moreno Bartolacelli.l
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