Gazzetta di Reggio

Sabato 23 e domenica 24 novembre

Anne Teresa De Keersmaeker sbarca alla Collezione Maramotti

Giulia Bassi
Anne Teresa De Keersmaeker sbarca alla Collezione Maramotti

La coreografa presenta “Bist du bei mir” tra le opere d’arte

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Reggio Emilia Immerso nella danza è il weekend di chiusura del Festival Aperto con due eccezionali progetti: Anne Teresa De Keersmaeker che presenta la nuova coreografia alla Collezione Maramotti “Bist du bei mir” (Le variazioni Goldberg, BWV 988) sabato 23 novembre ore 16.30, 18.30 e 20.30 e domenica 24 novembre (ore 14 e 16.30) e al teatro Valli Nederlands Dans Theater 2 con la prima italiana di “Folkå” di Marcos Morau e di “An untold Story” di Nadav Zelner. «Con il primo si rinnova la collaborazione con la Collezione Maramotti che ormai da 15 anni ci vede cooperare insieme invitando importanti coreografi internazionali che lavorano all’interno degli spazi della collezione, e dialogano con le opere presenti – spiega Paolo Cantù direttore de I Teatri – . E la creazione nasce dall'intuizione, nasce dal fatto che queste due strutture, il teatro e la Collezione, sono due realtà che esistono sullo stesso territorio, che si occupano di arte e di cultura, con una vocazione internazionale e lavorano insieme per fare incontrare arti performative e arti visive. Ciò ha generato, in questi 15 anni, progetti eccezionali, cioè commissioni site specific».

E quest’anno è la volta di Anne Teresa De Keersmaeker. «Una vera e propria icona della danza postmoderna e della danza formale – dice Cantù – che ha sempre ricercato in una prospettiva quasi rivoluzionaria, indagando il rapporto fra movimento e suoni, partendo da principi formali, geometrici e matematici, modelli ciclici e ripetitivi andando alla radice dell’astrazione. Anne Teresa parte dall'astrazione, in quanto riduzione all’essenza della radice delle cose: questo presenta la nuova coreografia imperniata sulle “astratte” Variazioni Goldberg di Bach. Anne Teresa nel fare incontrare questi modelli geometrici e matematici e formali - i suoi e quelli della musica - trova lo spazio di abitabilità per l'umano... In qualche modo è come rintracciare un punto di equilibrio e di rapporto fra l’umano e i sistemi formali». La particolarità della creazione sta nel fatto che il pianista Alain Franco sarà in scena. Inoltre i tre spettacoli del pomeriggio di oggi sono in realtà diversi in quanto non sono utilizzate le stesse variazioni. «In realtà c’è una prima parte uguale e un’altra nuova, come se ciascuna rappresentazione nascesse dal ricordo dell’altra. In qualche modo la coreografa si mette a giocare sulla stessa cosa, sulla stessa variazione, a giocare sul canone, sulle fughe su tre piani: il suo corpo, il corpo che trova lo spazio dentro a questi modelli con la coreografie che giocano con la musica formale e geometrica e il piano spaziale; cioè il rapporto con le opere della Collezione a proposito delle quali lei ha scelto di lavorare con quelle di Mario Merz». Questa produzione s’intreccia con lo spettacolo al Teatro Valli (questa sera alle 20.30) della Compagnia olandese NDT2, che presenta in prima italiana Folkå di Marcos Morau e An Untold Story di Nadav Zelner. Nata come sorella minore del Nederlands Dans Theater, uno dei più importanti ensemble europei di danza contemporanea, l’NDT2 si è trasformata in una divisione completamente indipendente, attirando coreografi rinomati da tutto il mondo.l © RIPRODUZIONE RISERVATA