Vasco Rossi, il regalo di Natale è il cofanetto del live Va bene, va bene così
Contiene il concerto del 1983: prima ancora che esplodesse il fenomeno Blasco
Per i fan della prima ora di Vasco, quelli che negli anni Ottanta, prima che esplodesse il fenomeno Blasco, andavano a vedere i suoi live in campi sportivi impolverati, o in palatende di paesi di periferia è un regalo anticipato di Natale. E al tempo stesso completa un’opera, il suo primo live ufficiale, che seppur apprezzatissimo a suo tempo lasciava quella sensazione di incompiuto, che mancasse qualcosa. E quel qualcosa finalmente arriverà il 6 dicembre, quando sarà ufficialmente in vendita il cofanetto “Va bene, va bene così – live + live unreleased – 40th rplay special edition” (etichetta Carosello Records / distribuzione Universal Music), un esclusivo cofanetto con l’intero concerto del 1983. Al primo disco live, quello dalla copertina bianca con fotina del Vasco con occhiali neri al centro, contenente Va bene, va bene così (allora l’inedito da studio) i live di Colpa d’Alfredo Deviazioni, Fegato, fegato spappolato, Vita spericolata, Ogni volta e Albachiara; se ne affianca un secondo con copertina nera, ma – soprattutto – con le 10 tracce mancanti. E si tratta di pezzi che sono nella storia di Vasco e dello storico repertorio anni Ottanta: Dimentichiamoci questa città, Splendida giornata, Mi piaci perché, La nostra relazione, Asilo Republic, Una canzone per te, Valium, Cosa ti fai, Voglio andare al mare, Silvia. Anche questi brani sono tratti dagli stessi concerti del primo album, registrato in occasione delle ultime tre date del Bollicine tour 1983 (il Teatro Tenda di Bologna, il Palasport di Cantù e la discoteca Verona 2000 in provincia di Verona): un disco carico di energia, adrenalina e atmosfera, un album che ha fatto conoscere parte del primo repertorio di Vasco a chi aveva scoperto l’artista solo dopo il successo di Vita spericolata e Bollicine. Il disco, uscito nell’aprile 1984, ha venduto più di un milione di copie e finì per essere l’album di maggior successo in Italia quell’anno.
Per chi a quei concerti c’era si tratta del classico “sblocco di ricordi” che riportano alla gioventù e a concerti rock energici allo stato puro. Con tutto il rispetto e l’ammirazione per i kolossal creati dal “maestro” Pepsy Romanoff, qui non c’erano draghi, maxischermi ad alta definizione, c’erano solo il palco, la band (Steve Rogers band) il sudore e l’istrionismo del rocker di Zocca, che stava rapidamente scalando i vertici della musica rock italiana del quale è diventato il numero uno. Insomma qui c’è il Vasco “A. S. S. avanti San Siro”, poi nel 1990 arrivò il primo San Siro fino ai mitici 7 live di quest’anno. «Sono tracce – ha scritto Vasco presentandolo – che all’epoca avrebbero dovuto far parte di un live doppio… Poi la casa discografica prese la decisione di puntare su un album solo con sette canzoni, una sorta di greatest hits dal vivo con l’aggiunta di un inedito in studio». Non potrà mancare nella collezione dei veri fan di Vascol © RIPRODUZIONE RISERVATA