Gazzetta di Reggio

L’analisi

Cinema, “Il ragazzo dai pantaloni rosa” il film italiano più visto nel 2024

Cinema, “Il ragazzo dai pantaloni rosa” il film italiano più visto nel 2024

Gli incassi del cinema sono cresciuti del 28% nel periodo natalizio. I dati del 2024, box office e presenze in sala, stabili rispetto al 2023

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Reggio Emilia Incassi in crescita del 28% nel periodo natalizio (24 dicembre - 6 gennaio) e del 10% nei primi otto giorni del 2025. Dati che consentono al cinema italiano di guardare con ottimismo all’anno appena iniziato dopo un 2024 nel quale box office e presenze in sala si sono mantenuti stabili rispetto al 2023.

È Cinetel, come di consueto, a scattare una fotografia sullo stato di salute della ’Settima arte’ in Italia, un’industria che va dai produttori agli esercenti, passando per la distribuzione. «È stato un anno sostanzialmente analogo al 2023, chiuso in pareggio, e non era prevedibile nel gennaio 2024», ha spiegato Simone Gialdini, presidente Cinetel, nella conferenza stampa di presentazione dei dati svoltasi al The Space cinema Moderno di Roma. Evento in cui avrebbe dovuto partecipare anche la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, costretta al forfait da un’indisposizione personale.

Nel dettaglio: nel 2024 nelle sale italiane sono stati staccati 69.709.089 biglietti, per un incasso complessivo di 493.977.853 euro. Il dato è in lievissimo calo sul 2023: – 0,4% in termini di incassi e - 1, 3% sul fronte delle presenze. «Fondamentale è stata la stagione estiva che è riuscita a registrare il miglior trimestre giugno-agosto nella storia del box office in termini di incassi. Questo - sottolinea Cinetel – anche grazie alle iniziative promozionali e alle attività di comunicazione - "Cinema Revolution"- sostenute dal MiC con la direzione generale cinema e audiovisivo e il coordinamento di Cinecittà.

C’è poi stata una «crescita della quota di mercato italiano che ci vede posizionati molto bene», ha aggiunto Gialdini. In particolare, le produzioni italiane (insieme alle co-produzioni) hanno registrato una percentuale pari al 24,6% degli incassi (24,3% nel 2023) e al 25,7% delle presenze (25,9% nel 2023) corrispondenti ad un incasso di 121,4 milioni di euro (+0, 6% sul 2023) e a 17,8 milioni di presenze (-2, 2%).

La parte da padrone continuano a farla le produzioni americane, valse 36,4 milioni di presenze (52, 3% del totale) per un incasso di 267,9 milioni di euro (54,2%) . Secondo le italiane, seguite da quelle inglesi, giapponesi (new entry del 2024), francesi e di altre nazionalità. Il predominio statunitense nelle scelte degli spettatori italiani emerge anche dalla top 10 dei film più visti e con maggior successo al box office: vince "Inside out 2", poi ci sono "Oceania 2", "Deadpool & Wolverine", "Cattivissimo me 4", "Mufasa: il Re Leone", "Kung Fu Panda 4","Dune - parte 2","Il gladiatore 2", "Povere creature" e "Il ragazzo dai pantaloni rosa", unico italiano nella top 10.

Fra i distributori domina Disney, seguita da Eagle Pictures, Warner Bros Discovery, Universal e 01 Distribution. In generale i prodotti usciti al cinema (tra eventi, film e documentari) sono stati 1.064, in crescita rispetto agli 871 del 2023. Nel confronto con i principali competitor europei, il settore cinematografico italiano - nell’anno appena trascorso - ha superato quello spagnolo, sia sul fronte degli incassi (477,2 milioni di euro quelli registrati nel Paese iberico), che delle presenze (71 milioni). Restano davanti Gran Bretagna/Irlanda, Germania e Francia, unico mercato - quest’ultimo - a essere cresciuto nel 2024.

Complessivamente soddisfatti gli operatori. «Mi ha colpito la crescita del mercato del pubblico più giovane - ha detto il presidente di Anica, Alessandro Usai - più 31% (nel 2024) nella fascia 3-14 anni e più 13% in quella 14-24 anni. Nella vulgata da bar si dice che i giovani non vanno più al cinema, è esattamente il contrario. È su altre fasce di età che bisognerebbe fare una riflessione». «Gli italiani sono tornati al cinema, questo risultato è importante perché tutte le tipologie di pubblico stanno tornando», ha commentato Mario Lorini, presidente di Anec, che a margine ha anche esortato «a far crescere il nostro parco sale».