Gazzetta di Reggio

L’esperimento riuscito

Tutti al Catomes Tôt per vedere il Festival di Sanremo sul maxischermo

Nicolò Valli
Tutti al Catomes Tôt  per vedere il Festival di Sanremo sul maxischermo

Reggio Emilia: l’appuntamento con Carlo Conti diventa un rito collettivo al circolo di via Panciroli

3 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia «Dove guardiamo la finale del Festival? Ci vorrebbe uno spazio grande e libero, in cui poter cantare e discutere liberamente, senza disturbare troppo i condomini». Chissà quanti gruppi di amici se lo sono detti o lo hanno scritto nelle chat di whatsapp, in questa settimana in cui il tempo sembra essere regolato dal Festival di Sanremo e dove la musica, quella italiana, ruggisce più forte che mai. C’è chi ha la fortuna di avere uno spazio libero, ma per tutti gli altri ecco l’alternativa due passi dal cuore della città: il circolo Catomes Tôt di via Panciroli. In queste sere, i tavoli del circolo sono pieni di richieste perché in fondo alla sala c’è un maxischermo che rimanda all’estate, quando il Paese si ritrova per le partite della Nazionale. Siccome non c’è nulla di più nazionalpopolare del Festival di Sanremo, ecco che al Catomes Tôt sembra di essere davvero al teatro Ariston, tra la musica ad alto volume e un live sino alla sigla finale.

«Stiamo cercando di rilanciare il circolo da un punto di vista musicale – racconta il presidente Daniele Sghedoni – e non c’è occasione migliore del Festival di Sanremo per cominciare. Abbiamo lanciato questa iniziativa sui social e stiamo riscuotendo molto successo, anche grazie al Fantasanremo». Proprio sul gioco più classico legato alla manifestazione canora, Sghedoni racconta qualche aneddoto: «Alla lega Catomes Tôt al Festival, come l’abbiamo ironicamente nominata giocando col nostro nome in dialetto reggiano, hanno aderito 102 squadre. Al vincitore di serata offriamo una birra, mentre chi trionferà alla fine sarà offerta una cena». Proprio per le due serate conclusive di Sanremo, stasera con la puntata dedicata alle cover e alla finalissima di domani, ci sono già numerose richieste: «La nostra platea in questa settimana è composta principalmente da giovani, ma c’è un po’ di tutto. Gli amici discutono e parlano sul loro cantante preferito, e non mancano applausi e ovazioni. C’è davvero un bel clima e siamo molto carichi». Sghedoni, appassionato di musica e collezionista di discografia e fotografia musicale, non si sbilancia sulla vittoria finale anche se annuncia il suo preferito: «Mi piacerebbe trionfasse Lucio Corsi, lo conoscevo già da prima ed ha uno stile che apprezzo. Il nostro percorso di avvicinamento alla settimana di Sanremo, in ogni caso, era già iniziato il 5 febbraio con una serata karaoke dedicata al Festival, mentre per questa settimana abbiamo adottato un’altra iniziativa: si chiama “La storia che ascolti oggi” e prevede che dalle 13 alle 15 e alle 18 alle 20 sia programmata una playlist particolare». Martedì 11 febbraio, al Catomes Tôt si sono ascoltate le canzone di Sanremo 2024, l’ultimo di Amadeus, mentre mercoledì è stata dedicata ai cantanti emiliani che hanno calcato il palco dell’Ariston. Ieri, nelle ore prestabilite, i clienti del circolo hanno sentito qualche canzone sottovalutata (come dimenticare “Vita spericolata” di Vasco Rossi) mentre oggi sarà dato spazio alle migliori proposte degli anni ’90, a partire da “La Solitudine” di Laura Pausini. Domani prima della finale spazio ai grandi classici prima di una domenica incentrata sui brani di questa edizione che saranno già storia. © RIPRODUZIONE RISERVATA