Gazzetta di Reggio

Venerdì e sabato

Uno scanzonato Elio arriva al teatro Valli

Uno scanzonato Elio arriva al teatro Valli

Sei musicisti si divertono sul palco a reinterpretare Fo, Gaber e Jannacci

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Reggio Emilia Canzoni scanzonate da Fo a Gaber, da Jannacci a Cochi e Renato, da Flaiano a Marcello Marchesi: venerdì 28 febbraio e sabato 1 marzo alle 20.30 e domenica alle 15.30 va in scena al Teatro Valli lo spettacolo “Quando un musicista ride” con Elio e una band dal vivo e la regia e drammaturgia di Giorgio Gallione. Uno spettacolo musicale che nasce dal fortunato incontro dei musicisti in scena, che si erano già cimentati con l’opera di Enzo Iannacci in Ci vuole orecchio, e « il passo successivo», dice Elio, «era di puntare attenzione anche su altri artisti vicino a lui. Un filo che collega i brani è la follia, racconti e canzoni senza tempo e senza luogo. Si ride in modo anomalo, che forse non avete mai sperimentato o forse se sì, sarà bello ri-sperimentarlo dopo tanti anni». Si attraverserà una generazione di artisti eccentrici e controcorrente che hanno sorpreso e divertito tutti, dagli sperimentalisti al grande pubblico reinventando un genere musicale ricco di eccentriche e divertenti “canzoni scanzonate”. I musicisti in scena si divertono ad esplorare e reinterpretare quell’Italia degli anni ’60, della canzone, del cabaret e del teatro, che ha portato in scena un vasto repertorio di ironia e profondità, musica, leggerezza, anticonformismo e una straordinaria libertà espressiva. Sul palcoscenico, Elio e una band di giovanissimi musicisti virtuosi: Alberto Tafuri (pianoforte) Martino Malacrida (batteria) Pietro Martinelli (basso e contrabbasso) Matteo Zecchi (sassofono) Giulio Tullio (trombone). A Elio si deve essenzialmente l'ideazione e la fondazione del complesso, di cui un primo nucleo era già presente alla fine degli anni settanta al liceo Einstein di Milano: tra i compagni di classe di Stefano Belisari infatti c'erano Marco Conforti (fratello maggiore di Sergio Conforti/Rocco Tanica, e successivamente anche manager del gruppo) e Luca Mangoni (che accompagnerà le esibizioni del gruppo a partire dai primi anni novanta con le sue performance artistiche). Al momento della fondazione, Elio è anche il chitarrista principale del gruppo, ruolo che successivamente lascia a Cesareo: circostanza che gli permette di curare maggiormente la mansione di frontman. Oltre al canto, Elio suona anche il flauto traverso (per esempio in El Pube, Psichedelia e Plafone) e accompagna alla chitarra Cesareo (per esempio in Il Rock and Roll e in Tapparella).l © RIPRODUZIONE RISERVATA