Gazzetta di Reggio

Domenica 2 marzo

“Felicissima Jurnata” all’Herberia sospesa tra i personaggi di Beckett e i tipici “bassi” del Rione Sanità

“Felicissima Jurnata” all’Herberia sospesa tra i personaggi di Beckett e i tipici “bassi” del Rione Sanità

Rubiera: alla Corte Ospitale lo spettacolo per la regia di Emanuele D’Errico, con Antonella Morea e Dario Rea

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Rubiera Questa sera (ore 20) nell’ambito della stagione di prosa del Teatro Herberia andrà in scena “Felicissima Jurnata” di Putéca Celidònia, drammaturgia e regia di Emanuele D’Errico, con Antonella Morea e Dario Rea, e con le voci delle donne e degli uomini del Rione Sanità, spettacolo vincitore del premio Giuria Popolare-Dante Cappelletti 2021, nomination ai Premi Ubu 2023 come miglior attrice e miglior scenografia, finalista di Forever Young - La Corte Ospitale 2022. “Felicissima Jurnata” cerca di cogliere l’essenza o, forse, l’assenza di vita reale che unisce sul filo della solitudine il basso napoletano e i protagonisti di “Giorni Felici” di Samuel Beckett. Un lavoro che nasce da un’esperienza ben precisa, vissuta attivamente da Putéca Celidònia a partire dal 2018 all’interno del Rione Sanità di Napoli, dove il collettivo cura diversi progetti teatrali. Dopo aver preso confidenza con il quartiere ed essere entrati all’interno di alcuni “bassi” - la tipica abitazione al piano terra con ingresso su strada - il collettivo ha iniziato a intervistare le donne e gli uomini che abitano nel quartiere. Delle loro storie si compone “Felicissima Jurnata”, che pone l’accento sulla paralisi emotiva e fisica che queste persone si impongono per mancanza di mezzi. Molti di loro non sono mai usciti dalla loro città - nel migliore dei casi - e nel peggiore non sono mai usciti dal proprio quartiere e chissà da quanto tempo dalla propria casa. Non è prigionia questa? È una prigionia consapevole o inconsapevole? «Nel 2018 – racconta Putéca Celidònia – abbiamo iniziato a portare il teatro in mezzo ai vicoli bui e abbandonati del Rione Sanità, e dopo aver preso confidenza con il quartiere, abbiamo avuto la possibilità di entrare in alcuni dei tipici bassi, trovando al loro interno una situazione surreale. Così abbiamo deciso di iniziare questo viaggio, portando con noi una macchina da presa e le domande che il testo di “Giorni Felici” ci aveva mosso. Siamo entrati in queste case, ci siamo immersi nelle storie e nei mondi delle persone che le abitano, lasciandoci sorprendere dai loro racconti, così pregni da poterci scrivere romanzi per ognuno di loro. E tra un’intervista e l’altra abbiamo domandato loro chi fosse Beckett, ma nessuno lo aveva mai sentito nominare. Eppure ci sembravano così vicini, così familiari». Lo spettacolo inizierà alle 20. La biglietteria del teatro è aperta ogni sera di spettacolo a partire dalle 19. Biglietti disponibili su www.vivaticket.it. La biglietteria della Corte Ospitale è aperta il lunedì dalle 9 alle 17 o previo appuntamento telefonico. La stagione di prosa del Teatro Herberia è curata dalla Corte Ospitale e realizzata con il sostegno del Comune di Rubiera, Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Iren. Tutte le informazioni su www.corteospitale.org.l © RIPRODUZIONE RISERVATA