Gazzetta di Reggio

Musica

Brunori Sas: il tour nei palasport dopo l’exploit di Sanremo. Ecco le date

Niccolò Borella
Brunori Sas: il tour nei palasport dopo l’exploit di Sanremo. Ecco le date

Con il terzo posto de «L’Albero delle Noci» al Festival e il consenso di critica e pubblico, il 47enne cosentino è ormai nella Serie A della musica italiana

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Dopo l’exploit sanremese con il terzo posto de «L’Albero delle Noci» e il consenso di critica e pubblico, il 47enne cosentino è ormai nella Serie A della musica italiana, un traguardo raggiunto con una carriera in costante ascesa, partita dall’indie e fatta di ottimi dischi e tanti concerti. Ora, con la spinta della settimana all’Ariston e un altro bel disco, intitolato come la canzone che ha portato al Festival, affronta il pubblico dei palasport. Ieri sera al debutto a Firenze del Brunori Sas Tour 2025 (con otto date a Firenze, Roma, Torino, Napoli, Bologna e un doppio show a Milano) il songwriter cosentino si è presentato davanti al suo pubblico, che lui definisce ironicamente «il popolo brunoriano», con le luci accese e la chitarra acustica per eseguire «Il Pugile», un hook perfetto per la successiva «Il Morso di Tyson», uno dei brani forti dell’ultimo lavoro, seguito da un altro pezzo de «L’Albero delle Noci»: «La Ghigliottina», arguta riflessione sulle difficoltà del maschio etero 40enne, messo alle strette nell’epoca della cultura woke, senza scadere però nel «Liberi tutti», del vannaccismo. Nel frattempo è entrata in campo la band, otto elementi di polistrumentisti, che con violino, violoncello, trombe, vibrafono e mandolino arricchiscono il suono delle canzoni, con arrangiamenti raffinati ma accattivanti, la cifra della scrittura musicale di Brunori. La regia musicale dello spettacolo è di un grande artigiano della canzone di casa nostra, l’ex Tiromancino Riccardo Sinigallia, co-produttore dell’ultimo album, che forma un sodalizio artistico felice con Dario.

«È un concerto che mira a mettere al centro l’aspetto musicale, la suonata, il live è molto libero e questo rende tutto più divertente e mi dà la possibilità di improvvisare anche con le chiacchiere, c’è il desiderio di rendere ogni concerto unico, per me è importante soprattutto ora, che la parte musicale sembra il pretesto per altro. Mi sono molto emozionato e non è scontato alla prima data», spiega Brunori. Dopo la prima parte intima e intensa (”moscia”, scherza lui) , si accelera con «Pomeriggi catastrofici», un po’ teatro canzone, un po’ Capossela, con la quintessenza della poetica brunoriana, delle domeniche in famiglia nei piccoli paesi del Sud Italia, mai da cartolina però. «I pomeriggi catastrofici da Zia Giulia la domenica, pasta al forno, polpettone e baccalà e noi maschi sdraiati sul divano, sigarette e Cynar», canta Dario, che dopo il concerto ci tiene a sottolineare: «Non voglio fare l’apologia della famiglia, è molto pericoloso in questo momento storico ma io mi rappresento, costruisco le cose in modo familistico morale: è un modello in cui mi sento al sicuro e mi esprimo meglio». Il tono sale, Brunori imbraccia la Telecaster per «Capita così» e l’indie punk di «Lamezia Milano» mentre «Più acqua che fuoco» sa di Cccp. Piace anche la ballad uptempo «Al di là dell’amore» da’Cip! ', con la band ancora sugli scudi. Il 47enne calabrese gioca a fare l'antidivo con la sua gradevole autoironia , ma è evidente che lo show è costruito con attenzione e funziona magistralmente seppur con uno scenografia sobria. Poi spiegherà anche l'ingresso a luci accese. «Nel tour prima facevo un'entrata un po’da rockstar, ho voluto fare una cosa diversa. “Il pugile” è la prima canzone del primo disco, sono entrato come nel 2009 sul palco». «Fin'ara Luna» profuma di chansonnier francese e porta verso il piccolo grande classico brunoriano, «Kurt Cobain», toccante, con Dario solo al piano per l'intro prima del crescendo quasi orchestrale. «Guardia’82», amatissima dai fan e immancabile, nonostante Brunori minacci scherzosamente di non eseguirla, apre i bis. Dopo «La Verità» arriva il pezzo che ha fatto scoprire il cantautore a tutti gli italiani, «L'albero delle Noci». «Con il codice numero 10, canta Brunori Sas» è la presentazione alla Carlo Conti di Dario, che manda a casa nuovi e vecchi ammiratori felici. «Sanremo è l'unico evento nazionalpopolare e deve garantire un pluralismo di voci, ci sono andato volentieri per occupare uno spazio. Questo desiderio è stato confermato, può essere la cosa di un momento ma è accaduto. Domenica i cantautori erano degli sfigati, venerdì siamo diventati fighi, è un attimo che torniamo al museo», è la riflessione, sempre venata di ironia di Dario, che conclude: «Quel che è accaduto con Sanremo era quello che desideravo: raggiungere i brunoriani che non sapevano ancora di esserlo». 

Le tappe del tour

Brunori Sas porta la sua musica nei principali palasport e nelle location più suggestive d'Italia con il Brunori Sas Tour 2025, un viaggio che segue il successo sanremese e l’uscita del nuovo album L'Albero delle Noci. Dopo il debutto a Firenze, il tour prosegue il 19 marzo al Palazzo dello Sport di Roma (sold out), per poi toccare il 22 marzo l’Inalpi Arena di Torino, il 26 marzo il PalaPartenope di Napoli, il 28 marzo l’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO) e concludere la tranche primaverile con il doppio appuntamento al Forum di Assago (MI), il 30 marzo (sold out) e il 31 marzo. L’estate vedrà Brunori Sas esibirsi in prestigiosi festival e arene all’aperto, tra cui il Circo Massimo di Roma il 18 giugno e l’Arena di Verona il 3 ottobre, entrambi con un’orchestra dal vivo. Altre tappe includono Villa Manin a Codroipo (28 giugno), il Flowers Festival di Collegno (1 luglio), Pistoia Blues (5 luglio), l'Arena del Mare di Genova (11 luglio) e l'Arena della Regina di Cattolica (13 luglio). Il tour attraverserà tutta la penisola, facendo tappa in piazze storiche come Piazza del Popolo a Fermo (15 luglio), Piazza della Libertà a Salerno (17 luglio) e location suggestive come la Rocca Maggiore di Assisi (1 agosto) e il Teatro dei Ruderi di Cirella a Diamante (8 agosto). Gran finale il 10 agosto a Catania per il Sotto il Vulcano Fest e il 23 agosto a Montesilvano per Maree Sonore, prima dell’attesissimo concerto all’Arena di Verona il 3 ottobre, che chiuderà un anno straordinario per l’artista calabrese.