Gazzetta di Reggio

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Gaia: «Il mio album “Rosa dei venti” alla ricerca della mia bussola interiore»

Gaia: «Il mio album “Rosa dei venti” alla ricerca della mia bussola interiore»

L’hit sanremese “Chiamo io chiami tu” guida il nuovo disco con altri dodici brani inediti: collaborazioni Capo Plaza, Guè, Lorenzza e Toquinho

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Milano Si chiama «Rosa dei venti» il nuovo album di Gaia in uscita il 21 marzo – l’artista di Viadana sarà a Reggio Emili ai Petali il 23 marzo – prossimo per Columbia Records/Sony Music Italy: 13 tracce - 12 inediti in aggiunta alla hit sanremese «Chiamo io chiami tu» - e le collaborazioni speciali con Capo Plaza, Guè, Lorenzza e Toquinho. «Rosa dei venti» è un disco scritto negli ultimi tre anni, un album di cui sono fiera e ci tengo a dirlo - ammette Gaia incontrando la stampa a Milano -. Sono molto felice, c'è sempre spazio per migliorare e crescere, però è davvero un disco di cui sono fiera. Al di là delle incredibili collaborazioni, che amo follemente, è un album che ha un po' di voci che non sono così conosciute al grande pubblico ma sono parte del mio cuore». Attraverso un lavoro di scrittura personale, istintivo e autentico, un flusso naturale, Gaia racconta nel nuovo album i suoi 20 anni, una fase della vita che sembra non avere direzione - apparentemente destabilizzante - guidata da venti che soffiano e decidono per noi. Il disco, primo progetto interamente in italiano della cantautrice italo-brasiliana, apre al suo diario personale e, tra pezzi più intimi e canzoni più energiche, traccia un percorso alla ricerca della bussola interiore. «Questo album mi ha concesso tanta libertà - spiega Gaia - io con il portoghese sono stata sempre molto autonoma, usciva naturalmente, mentre l'italiano mi poneva sempre più distante dall'approccio di creazione e di scrittura. Tutti i collaboratori stavano facendo altri progetti e mi sono detta “vorrei innamorarmi di questa lingua musicalmente”, quindi è stato un processo lungo ma catartico e divertente».

L'artista, reduce dal successo di Sanremo, confessa di essersi divertita ad andare in studio «e non sapere cosa fare con quei brani». E poi, osserva, «mi ha divertito scrivere questa lettera d'amore per l'Italia: mi sembra sempre di dover difendere l'altra mia patria quando sono dall'altra parte. L'italiano è una bellissima coccola musicale e la poesia della nostra lingua non si può eguagliare, quindi sia che si tratti di una canzone pre-serata o di un brano come «Cicatrice», che ha la sua densità emotiva, avevo voglia di raccontarlo così». Durante la presentazione a Milano Gaia, elegantissima in completo bordeaux e cravatta abbinata, intona alcuni brani del nuovo album come “Vento”, “Rosa dei venti” e “Cicatrice”, canzone che la emoziona fino alle lacrime. «È un brano che ha un carico emozionale molto imponente per me» ammette Gaia, che con l’album dà prova di una crescita artistica e personale e dimostra una maturità autorale sviluppata negli ultimi anni, diventata sempre più fine e accurata. Il nuovo progetto vanta diverse nature dei brani che coesistono al suo interno, da quelli più scanzonati come “Ti fidavi” (feat. Capo Plaza) o “Addicted” (feat. Guè) a quelli più intimisti come “Cicatrice” o “Rosa dei venti”.