L’evento del collettivo Bruma: «Avere 20 anni fuori dalla bruma»
Fotografia Europea 2025: ai chiostri di San Pietro l’incontro che parla di una generazione
Reggio Emilia Cosa significa, oggi, avere vent’anni? Comincia da questo interrogativo la riflessione che il collettivo di giovani reggiani Bruma ha condensato nell’evento omonimo che sabato 26 aprile, nell’ambito del cartellone di Fotografia Europea, sarà ospitato nella suggestiva cornice dei Chiostri di San Pietro.
La bruma
Una generazione, la loro, più abituata ad essere raccontata che a raccontarsi, pronta a diventare protagonista della narrazione della “bruma”, di quella nebbia, così come la descrive il vocabolario, «che rappresenta l’avere vent’anni, il muoversi verso l’ignoto, vedere attorno a sé un confine mobile in un territorio che sembra non offrire stimoli». Ma è anche, aggiungono dal collettivo, «qualcosa di superabile, uno spazio di azione e conoscenza, un luogo da cui partire per esplorare ciò che ci sta intorno con occhi nuovi, trovare modelli da seguire e nuove strade da percorrere». Perché come sottolinea Simone Todaro, uno dei setti membri ventenni di Bruma – nato insieme a Verace Studio per promuovere il territorio attraverso i media contemporanei –, «il tentativo è quello di mostrare che anche in un luogo come Reggio Emilia, dove la bruma in cui siamo immersi è anche climatica oltre che di stimoli, si possono fare cose interessanti se ci si mette insieme. Il messaggio che vogliamo portare è quello che guardandosi intorno con occhi nuovi e cercando modelli vicini e lontani si può uscire dalla bruma». Gli altri componenti del collettivo sono Mariasole Bombardi, Diego Fornaciari, Alessandro Tarquini, Giorgia Uwagboe, Michele Ghiretti e Carlotta Marani.
Il programma
Arriviamo al programma dell’evento, organizzato in collaborazione con l’Archivio Luigi Ghirri e VinoeVinili. Si comincia alle 19 con un talk che vedrà protagonisti due modelli multi-generazionali: Angela Terzani, viaggiatrice e scrittrice, moglie di Tiziano Terzani, tra i più importanti giornalisti italiani di tutti i tempi, e Scomodo, la giovanissima rivista indipendente romana, rivista studentesca più venduta in Italia nel 2024. A seguire, alle 20.30, il concerto di Montenegro Records, che porterà live alcune produzioni inedite per la prima volta in full band, e Giorgia Uwagboe, in arte Giosas, che presenterà una serie di brani/cover del panorama neosoul, rnb afro ed anche qualcosa inerente al cantautorato italiano, reinterpretati assieme a Montenegro Records: al piano e chitarra. Montenegro Records Montenegro Records, «che è un po’ l’espressione in musica di Bruma», è il collettivo musicale indipendente – fondato da Alessandro Tarquini, Diego Fornaciari e Simone Todaro– che si basa sulla produzione musicale indipendente, dallo studio di Roncocesi, Reggio Emilia. La sua è una poetica legata al territorio, alle campagne e alla terra di casa che trova ispirazioni lontane ma che tiene salde le radici dietro casa. Giosas Giorgia Uwagboe, in arte Giosas, è una cantante italo-nigeriana cresciuta tra le campagne della bassa Reggiana (Luzzara) ed il mondo. Grazie a suo papà, cantante e business man nigeriano, nasce in lei un forte amore per la musica e per l’arte. Luzzara è casa ma c’è poco spazio per credere che il canto possa essere qualcosa di più di un sogno. È stato il periodo trascorso in Inghilterra, a Manchester, la scintilla che le ha dato coraggio e fiducia per credere che era possibile creare la propria musica. Proiezione e dj set Al termine del concerto, alle 21, spazio al cortometraggio originale dal titolo “Bruma, l’avere vent'anni”, realizzato dal collettivo, con il quale raccontare attraverso immagini e metafore la Bruma dell’essere ventenni oggi. In chiusura, dalle 21.30 e fino alla mezzanotte, il dj set house, soul e disco di Hurricane B. © RIPRODUZIONE RISERVATA