La Città del Lettore: il liceo Moro apre le porte per la sua settima edizione
Protagonisti 496 ragazzi e ragazze dell’appassionata e appassionante scuderia del professor Daniele Castellari con 32 attività
Reggio Emilia L’attesa è finita. Con la Città del Lettore che tornerà ad abitare, questa sera 13 maggio e domani 14 maggio, l’Orto botanico e gli edifici del liceo Moro. I due piani della sede centrale così come quelli della succursale si animeranno grazie alle 32 attività a cui daranno vita 496 ragazzi (150 in più rispetto all’anno scorso) dell’appassionata e appassionante scuderia del prof. Daniele Castellari. Da un anno in pensione, ma nessuno ci crede ancora. Quanto ai numeri dei visitatori della Città, saranno 1.200 questa sera e altrettanti domani. Con le prenotazioni bruciate in pochissimo tempo e tanti storici fan che dovranno restare fuori dai cancelli... e dall’incanto. Quell’incanto che abbiamo respirato con qualche giorno di anticipo grazie alla visita in Gazzetta di una piccola ma agguerrita delegazione dello staff della Città del Lettore.
Due studentesse e uno studente. Diversi approcci. Dal timido al travolgente passando da una olimpica pacatezza. Ma quando si parla della “loro” Città, l’entusiasmo è lo stesso. «La Città del Lettore – così Fausto Scirè Mammano di 5ª B – per noi studenti è un nuovo modo di vedere le pareti scolastiche. Ma anche un modo per conoscere meglio i professori da un altro punto di vista e riuscire a dare vita alle nostre idee creative sulla base di quello che studiamo a scuola, ma non per forza, e quindi far rivivere la letteratura e i libri in maniera non convenzionale». «Per me la Città del Lettore – l’opinione di Anita Marani – rappresenta l’opportunità di avere un ruolo molto attivo potendo comunicare al pubblico le nostre passioni che a volte partono proprio dalle pagine di un libro. Penso che la Città del Lettore possa diventare un modo alternativo di imparare ma anche un sistema da applicare in altre situazioni, magari al di fuori del Moro, perché è un modo per coinvolgere gli studenti che prima della Città non era stato mai davvero preso in considerazione». «Ho sempre pensato che questo fosse un luogo magico – conferma Ilaria Camuncoli –. E nonostante quest’anno faccia parte dello staff organizzativo mi meraviglio sempre di come sia possibile gestire così tante attività che portano ogni anno temi diversi. A volte si pensa che edizione dopo edizione si finisca per ripetere le stesse idee, invece nonostante alcune attività siano simili ogni volta i ragazzi si inventano cose nuove, a volte sconvolgenti. La Città del Lettore è un modo assolutamente nuovo di vivere la scuola molto sentito dagli studenti. Ogni classe ha voglia di mettersi in gioco e in questo modo si creano rapporti diversi da quelli a cui si assiste all’interno delle aule sia tra gli studenti che tra gli studenti e i professori». Al professor Castellari il compito di spoilerare alcune delle attività in campo. Quelle imperdibili. «Oltre all’ormai classica asta di beneficenza, quest’anno ospiteremo il Museo Olimpo, Elena a Processo, l’Agenzia Viaggi No Party (con Ulisse schierato nel team delle crociere), la Carboneria del libro (per parlare dei libri che anche recentemente sono stati censurati), e non mancheranno incursioni nei miti come nell’Orfeo ed Euridice show». Vivamente consigliata la Scuola di Cucito Penelope. «Una metafora costruita a partire da un testo drammatico attraverso testi poetici. Cinque studentesse-attrici, mentre condividono l’arte del cucito, tessono i versi di altrettante poetesse contemporanee: da Szymborska a Gualtieri passando da Lamarque». Ma consultando la mappa della Città, come resistere al Casino delle Emozioni, alla Casa degli Inizi o a Naturasì Recanati? Peccato non poter contare su Google Maps… © RIPRODUZIONE RISERVATA