Gazzetta di Reggio

Venerdì 30 maggio

Antonella Lo Coco chiude la rassegna del Catomes Tot: «La mia musica fuori dalle regole del mercato»

Antonella Lo Coco chiude la rassegna del Catomes Tot: «La mia musica fuori dalle regole del mercato»

Reggio Emilia: chiude la prima rassegna dedicata ai cantautori che ha portato sul palco il meglio della musica indipendente nazionale

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Reggio Emilia «Vivo di musica, resto coerente». Sarà Antonella Lo Coco, questa sera venerdì 30 maggio, a chiudere la prima rassegna dedicata ai cantautori che ha portato sul palco del Catomes Tot il meglio della musica indipendente nazionale e non solo. E se lo spirito di questa rassegna, ideata dal presidente del Circolo Daniele Sghedoni era, tra gli altri, quello di raccontare, attraverso le loro canzoni i percorsi artistici dei cantanti, allora il gran finale di questa prima rassegna non poteva che spettare all’artista reggiana che il grande pubblico ha conosciuto grazie al talent-show di XFactor. Invero, a distanza di quattordici anni da quell’exploit che la portò a classificarsi terza nell’edizione 2011, Lo Coco continua a percorrere la sua strada artistica, tenendo fede ai propri principi, ovvero restando lontana il più possibile da quel mondo in cui la musica è mercificata e il talento sacrificato sull’altare del profitto. L’aver detto no a chi voleva farle uscire un brano al mese e un disco all’anno, l’aver comunque tenuto il punto sul versante della dignità professionale l’ha portata a investire in un lavoro come è quello del bar che gestisce nella zona del Meridiana e ad esempio, a ritagliarsi un ruolo di cantante e corista nella trasmissione “Don’t Forget the Lyrics” condotta da Gabriele Corsi sul “9”. «... E sto scrivendo – dice soddisfatta Antonella – mi sono rimessa a scrivere e quando sarò pronta andremo in studio a provare e registrare. E poi mi darò da fare per promuovere la mia musica. Ma senza l’assillo di doverlo fare in un tempo stabilito solo per obbedire alle logiche del mercato».

In questi propositi, c’è tutto il carattere di Antonella Lo Coco che crede talmente tanto in quello che fa, da coltivare un sogno: «Mi piacerebbe andare nelle scuole con un live vero e proprio che avvicini i giovani alla storia della musica, in modo da fornire loro input diversi da quelli che adesso». Attenzione: Antonella non ne fa una questione di qualità, non ci si mette nemmeno a dividere la musica in buona e cattiva. «Questa idea di rivolgermi ai ragazzi delle superiori – racconta la cantautrice reggiana – mi è venuta durante il periodo del Covid che, tra le altre cose ha cotretto un po’ tutti a guardarsi dentro. In quel periodo in cui non sapevo cosa sarebbe stato delle mie passioni, ho fatto una serie di cose: ho aperto il bar a Reggio e poi mi sono messa a studiare perché la mia idea era quella di insegnare canto, ma non solo: volevo dare ai ragazzi appassionati di musica gli strumenti per gustarsi la musica senza essere schiavi dello streaming». Ed è proprio da questa schiavitù che Antonella è fuggita, rifugiandosi nella ricerca di qualcosa di più vero e autentico. «Se voglio essere su qualche piattaforma scelgo quelle che non misurano lo streaming che peraltro è un parametro molto illusorio, così come lo sono, in certi casi, gli stadi. Io – racconta Antonella – nasco come fan di Elisa, a cui mi sono a lungo ispirata. Ebbene dopo una carriera più che decennale, Elisa arriva ora a un tour negli stadi. Perché non ha preso scorciatoie». E cosa pensa Antonella Lo Coco dell’intelligenza artificiale applicata al mondo della musica? «L’AI è già dentro al mondo musicale mani e piedi. E d’altra parte è il ritmo insostenibile imposto dalle case discografiche ad averle spianato la strada: nessuno, nemmeno i migliori parolieri italiani possono produrre un testo al mese, come chiede il mercato. Ecco allora che ci pensa l’intelligenza artificiale a produrre l’hit per l’estate o il disco per Sanremo Giovani. Per fortuna – dice sorridendo la cantautrice reggiana – non ho più l’età per quella ribalta». Stasera, a partire dalle 22, Antonella Lo Coco sarà sul palco del Catomes tot... con la sua storia. «Ripercorrerò tutte le tappe, da X Factor al mio primo disco, sarà anche un modo per rendere omaggio ai miei compagni di strada, dai Planet Funk fino ai Subsonica con i quali ho collaborato a lungo a cui sono molto legata. Sul palco del Catomes Tot sarò io con la mia carriera allo specchio, un percorso fatto sempre di scelte di pancia. Volevo vivere di musica e ci sono riuscita, restando coerente a ciò in cui credo». l M.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA