“Vola alta parola”, la rassegna di poesia riparte da Ilda Travi a Rosano di Vetto
Reggio Emilia: sarà in dialogo con Guido Monti. Le altre serate si terranno nella tradizionale cornice sotto le stelle di Palazzo da Mosto
Reggio Emilia Puntuale. Anzi in anticipo. Con l’estate arriva “Vola alta parola”, la rassegna di poesia che quest’anno inizia a Vetto (Chiesa di Rosano) che ospita il primo incontro condividendolo con il NonFestival di Sacro e Natura “L’uomo che cammina”. Ospite è Ida Travi che presenta il libro “I Tolki” (Il Saggiatore, 2024) con la flautista Irene Parente che si alterna alle letture di Ida Travi che dialoga con Guido Monti il curatore della rassegna. «Vola alta parola è giunta alla sua dodicesima edizione, molta poesia è corsa in questi anni e risuonata nei chiostri, pronta a parlarci di quei punti di svolta delle nostre società, di certi equilibri sempre precari della nostra interiorità – puntualizza Guido Monti –. Perché questo ricerca la poesia di “Vola alta parola”, una lingua che alimentando emozione e spazi di senso, tenga sullo stesso piano inclinato l’accadere della comunità e quello di ogni singolarità».
A proposito del primo incontro con Ida Travi e il libro la saga dei Tolki, Chandra Livia Candiani l’ha definita «un’opera magica», Mariangela Gualtieri l’ha portata in teatro e al cinema provando a trasporre la «sua unica straordinaria musica». Tolki è un neologismo, una parola inventata per slittamento sonoro dal verbo inglese to talk. I Tolki sono “i parlanti”. Esseri marchiati dal linguaggio, come detto nel libro. Esseri umani sacri e miserabili, misteriosi e semplici. Tolki, si legge così come si scrive. E dunque ora esiste una sequel poetica sui Tolki, in cinque libri. Ma non conta l'ordine di lettura, quindi ogni libro va bene come inizio.
Gli altri appuntamenti di “Vola alta parola” si svolgeranno a Reggio come in passato a Palazzo da Mosto, nelle serate dei venerdì di luglio e precisamente il 4, 11,18, 25. Il 4 luglio ci sarà Maurizio Cucchi che legge dal suo ultimo libro, “La scatola Onirica” (Mondadori, Lo specchio, 2024) e dialoga con Guido Monti; l’11 luglio Elio Pecora con il libro “L’acquario (Neri Pozza, 2025) dialoga con Alberto Bertoni; segue il 18 luglio Bianca Tarozzi con la sua ultima opera “Devozioni domestiche” (Molesini editore, 2022) che dialoga con Gino Ruozzi. Chiudono venerdì 25 luglio il poeta reggiano Gian Maria Annovi che legge dal libro “Discomparse” (Nino Aragno, 2023) e Laura Pugno con “I nomi” (La nave di Teseo, 2023) in dialogo con Guido Monti. Tra le altre iniziative torna anche il concorso di poesia “Vola alta parola” che ha visto concorrere in modo sempre più ampio ed entusiasta, una popolazione di ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado, con poesie mai scontate, magari talvolta acerbe ma piene di quella vitalità che nei casi dei premiati, è riuscita a trasformarsi in energia linguistica ed emozionale per il pubblico. «Il verso-pensiero inaugurale della rassegna 2025 è quello di un grande poeta statunitense del Novecento, appartenente forse a una America perduta ma non per questo scomparsa – spiega Monti –. Essa vive ancora in quei valori originari del pragmatismo, della schiettezza ed accoglienza, ancora presenti nei tanti vasti territori di quella nazione. Il poeta dicevo, è Robert Frost, che forse per sensibilità e profondità di sentire si pone tra i più grandi della modernità» Di seguito uno stralcio della sua poesia “La strada non presa”. «Questo racconterò con un sospiro chissà quando da una distanza immensa: due strade divergono in un bosco ed io-io ho preso quella meno battuta e questo ha fatto tutta la differenza».l Giulia Bassi © RIPRODUZIONE RISERVATA