Gazzetta di Reggio

In montagna

Ferragosto a guardare le stelle a Rescadore

Ferragosto a guardare le stelle a Rescadore

Villa Minozzo: è la proposta dell’osservatorio astronomico “Pierino Zambonini” di Febbio, che prosegue con le sue notti a guardare il cielo

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Villa Minozzo “Tra stelle e pianeti”, ad oltre mille metri di altitudine, in località Rescadore, è la proposta dell’osservatorio astronomico “Pierino Zambonini” di Febbio, con dodici serate aperte al pubblico e dedicate a giovani, adulti e bambini. Il terzo e quarto appuntamento sono in programma giovedì 14 agosto e venerdì 15 Ferragosto. Ma anche il fine settimana si potrà passare con il naso all’insù ad osservare la volta celeste.

Le osservazioni, ad accesso gratuito (anche se sarà gradita una libera donazione), richiedono la prenotazione obbligatoria al numero 349 5831999 e hanno inizio tutte alle ore 22 circa. Dopo le quattro in programma eccezionalmente questa settimana, in occasione del Ferragosto, le prossime si terranno il 22, 24 e 30 agosto. Il centro astronomico di Febbio, come ricordano Gianluca Togninelli e Alberto Vezzani, presidente e segretario del sodalizio, «rappresenta una realtà unica, posta proprio nel cuore dell’Appennino reggiano. La nostra associazione, nata dalla passione di un gruppo di astrofili, si impegna a valorizzare il cielo “quasi buio”, cioè pressoché privo di inquinamento luminoso, di questo luogo, in tal senso uno dei migliori d’Italia. Un prezioso patrimonio naturale e culturale da preservare anche per le generazioni future». «I progetti dell’associazione – continuano Togninelli e Vezzani – spaziano dalla divulgazione scientifica, con serate pubbliche, eventi tematici e osservazioni guidate, fino alla promozione di attività di ricerca amatoriale avanzata, come lo studio dei transiti di esopianeti (pianeti extrasolari, ndr) e il monitoraggio degli asteroidi. Grazie a un programma di aggiornamento tecnico già avviato, puntiamo a dotarci di strumenti sempre più moderni, con l’obiettivo di rendere possibile non solo l’osservazione del cielo, ma anche un contributo concreto alla comunità scientifica».l © RIPRODUZIONE RISERVATA