Debutta il festival “Sotto Suolo” dedicato alla musica contemporanea
Reggio Emilia, tre appuntamenti dal 26 agosto al 5 settembre al Chiostro della Ghiara
Reggio Emilia Debutta a Reggio la prima edizione di “Sotto Suolo”, festival dedicato alle formazioni giovanili attive nella musica contemporanea. Dal 26 agosto al 5 settembre sono tre gli appuntamenti al Chiostro della Ghiara, che confermano la volontà di Icarus di dare risalto alla creatività emergente e ai giovani musicisti. “Sotto Suolo” vuole contribuire alla costruzione di una rete artistica e culturale basata sulla condivisione, sul confronto, alla ricerca di nuovi linguaggi musicali.
Il progetto è firmato da Icarus vs Muzak, gruppo composto da musicisti under 35, riconoscibile per un approccio innovativo alla produzione musicale grazie all’uso dell’elettronica, video e sperimentazione sonora.
Alla sua prima edizione, “Sotto Suolo” si propone come spazio aperto all’innovazione e alla collaborazione, un laboratorio creativo che guarda al futuro della musica contemporanea e alla crescita di una nuova generazione di interpreti e compositori. «“Sotto Suolo” è un festival nato dal desiderio di far conoscere una musica che spesso rimane nascosta: quella contemporanea, sperimentale e fuori dai circuiti tradizionali. L’idea è di portarla alla luce in spazi alternativi e accessibili – ci racconta Matteo Rovatti di Icarus vs Muzak – coinvolgendo magari chi non la conosce affatto. Tra suoni creati con strumenti riciclati, percussioni originali ed elettronica dal vivo, “Sotto Suolo” rompe gli schemi e invita ad ascoltare con curiosità e a lasciarsi sorprendere».
“Sotto Suolo” si inaugura martedì 26 agosto con il concerto di Human Percussion Ensemble, gruppo di giovani artisti fondato a Ruvo di Puglia nel 2023 in occasione del festival “Luci e suoni d’artista”. Al Chiostro della Ghiara sarà proposta Philia, una performance che «dal ritmo al canto, dalla danza alla parola si propone come una ricerca sonora in cui ogni suono è anima che cresce e matura nel tempo». Sul palco Michele Di Modugno, Riccardo Carbonara, Martina Dicuonzo, Andrea Pio Fracchiolla, Roberta Lovino, Ornella Cantatore, Martina De Matteis, Ermes Fresa, Mikaela Montaruli, Alessandro Turi, Gabriele Cavallo, Adriano Menga e Ludovico Grifoni.
Martedì 2 settembre è la volta di Icarus vs Muzak che si presenta con un programma che prevede una formazione sempre variabile. Il concerto si apre con Remainscape, composizione per tre percussioni, strumenti ricavati da materiali di scarto ed elettronica dal vivo ideata da Maurizio Azzan, per poi continuare con Digital solitude dove Davide Spina ha immaginato che durante l’esecuzione del percussionista vengano inviati messaggi tratti da poesie e aforismi sul tema della solitudine, tramite QR Code. A seguire Silence = Death per quattro batterie di Francesco Filidei, ispirato al dipinto di Keith Haring; l’assolo per chitarra A Fleur de Peu di Giulia Lorusso dedicato al chitarrista e performer Ruben Mattia Santorsa, e infine Kunti Mantra di Riccardo Nova, composto per quattro percussionisti e basso elettrico. Gli esecutori di Icarus vs Muzak sono Francesco Pedrazzini, Marco Lazzaretti, Matteo Rovatti, Martino Mora e Giorgio Genta.
L’ultimo appuntamento con “Sotto Suolo” venerdì 5 settembre è con la formazione Blow up Percussion composta da Flavio Tanzi, Alessio Cavaliere, Davide Fabrizio e Federico Tramontana. In programma Okho di Ianni Xenakis, Third Coast Lullaby di Hans Thomalla, Always Very Soft di John Luther Adams e il celebre Drumming composto da Steve Reich. Blow up Percussion è un ensemble che nell’arco di poco più di un decennio dalla fondazione a Roma si è imposto per la capacità di interagire con compositori e musicisti di diverse provenienze diventando un punto di riferimento nell’interpretazione del repertorio moderno e contemporaneo.
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