Gazzetta di Reggio

Martedì 2 settembre

Marta Ferradini alla Festa dell’Unità: sul palco ospite il padre Marco

Marta Ferradini alla Festa dell’Unità: sul palco ospite il padre Marco

L’artista porta all’Iren Green Park del Campovolo con una nuova tappa del “Di rose e di spine Tour” martedì 2 settembre

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Reggio Emilia  Alla Festa dell’Unità di Reggio Emilia arrivano la voce e il talento di Marta Ferradini e insieme a lei anche il padre Marco, ospite speciale della serata, in un bel viaggio musicale dal vivo che attraversa la canzone d’autore italiana e internazionale. L’appuntamento è per martedì 2 settembre (ore 21.00, ingresso libero) all’Iren Green Park del Campovolo con una nuova tappa del “Di rose e di spine Tour”, uno spettacolo in cui la cantautrice milanese proporrà oltre ai brani del suo repertorio, tra cui l’ultimo singolo “Rane nella pancia”, anche standard del pop d’autore che hanno fatto grande la canzone “Made in Italy” e internazionale. 


Marta sarà accompagnata in formazione acustica da Piero Marras alla chitarra, da Fabrizio Saullo alla tastiera e al violino da Simone Rossetti Bazzaro. Ospite della serata il padre Marco che con la figlia condivide la visione artistica e un gusto che affonda le proprie basi nell’arte della melodia. Un percorso nella canzone italiana ed internazionale con brani significativi per il cammino e la ricerca musicale di Marta che li interpreta magistralmente, spesso accompagnandosi al pianoforte. Nella scaletta del concerto non mancheranno anche i brani della cantautrice milanese classe 1984: canzoni ricche di pathos, come Fields Of Gold di Sting che Marta canta nella versione di Eva Cassidy, ma tra i suoi artisti di riferimento sono imprescindibili Elton John, fino a Mia Martini, Riccardo Cocciante e Lucio Dalla di cui canterà “L’anno che verrà”.


Un concerto intenso, un viaggio attraverso le ROSE e le SPINE della vita, e quindi della musica perché il compito dell’arte è sublimare le spine della vita trasformandole in profumatissime rose da regalare al pubblico

Marta Ferradini, in arte “Charlotte”, all’età di 4 anni incomincia a prendere lezioni di piano e a 16 inizia lo studio del canto moderno. Cresciuta in una casa piena di musica, Marta ha seguito le orme del padre diventando una cantautrice: “Mi ha trasmesso l’amore per la musica - racconta Marta - ma siamo diversi, tecnicamente lui è tenore spinto, arriva molto più in alto, poi lui scrive da uomo, è poetico, ma molto diretto. I miei testi sono più letterari, ermetici a tratti”. Tra le varie esperienze, Charlotte ha anche partecipato al doppio album del padre, “La mia generazione: Marco Ferradini canta Herbert Pagani”, accanto a importanti artisti come Ron, Eugenio Finardi, Alberto Fortis, Fabio Concato,Eugenio Finardi e Moni Ovadia.


In questi giorni radio e piattaforme digitali stanno spingendo “Rane nella pancia” l’ultimo singolo di Marta vincitrice del premio Bianca D’Aponte. “Per la prima volta parlo d’amore ma, come suggerisce il titolo, lo faccio in modo ironico. “Rane nella pancia” parla di uno di quegli amori impossibili che quando finiscono, come tutte le storie d’amore impossibili, ti lasciano in bocca un sapore agrodolce. E così le più dolci farfalle nello stomaco, lasciano il posto a delle più rumorose ‘rane nella pancia’ a raccontare l’ironia beffarda che si cela alcune volte dietro ai nostri innamoramenti. Nel videoclip una simpatica rana mi segue ovunque vada, raccontando l’ossessione amorosa. Ospite della clip un amico e un cantautore che stimo particolarmente, Pierdavide Carone.