Al Festival di Astronomia l’aperitivo è “spaziale”: Parmigiano e cocktail come se fossimo sulla Stazione Spaziale Internazionale
Reggio Emilia: in programma mostre, conferenze e osservazioni al telescopio
Reggio Emilia C’è un momento dell’anno in cui Reggio Emilia smette di guardare solo la terra sotto i piedi e alza lo sguardo verso il cielo. È il 27 settembre, giorno in cui il Tecnopolo del Reggiane Parco Innovazione si trasformerà in un crocevia di scienza, sogni e immaginazione, ospitando la terza edizione del Festival di Astronomia. Un appuntamento, l’unico Festival di Astronomia in Regione e tra i pochi in Italia, che non è soltanto un insieme di conferenze o laboratori, ma un invito collettivo a riscoprire lo stupore: quello che nasce, ad esempio, davanti a un telescopio.
La giornata comincerà alle 10 con le mostre di modelli di veicoli spaziali e una galleria di astrofotografie. A fare da cornice, l’arte: con “Terra Chiama Stazione Terra”, video-anteprima di un progetto firmato da Liuccia Buzzoni che già guarda al Festival 2026, a dimostrazione che il dialogo tra scienza e creatività può essere un ponte verso il futuro. Per i più piccoli, nello stesso orario, un’avventura speciale: “Steam to the Moon”, laboratorio (riservato esclusivamente a studenti), ideato da Francesco Bombardi, Claudio Melioli con la collaborazione di Franco Bettari. Perché l’esplorazione dello spazio comincia sempre da un banco di scuola e dalla scintilla della curiosità. Nel pomeriggio appuntamento nell’aula conferenze del Tecnopolo. Alle 15, dopo i saluti ufficiali, inizieranno le conferenze. Si partirà alle 15.30 con “Gravità e Buchi Neri”, guidati dall’astrofisico e docente di Unimore Claudio Melioli, per perdersi tra le pieghe dello spazio-tempo e i misteri più oscuri dell’universo. Segue un cambio di prospettiva: alle 16.30 Francesco Bombardi, designer e co-direttore del Master in Design for Food del Polidesign, racconterà “Il Cibo come Polvere di Stelle”, intrecciando nutrimento e viaggi nello spazio, cucina e astronautica, con la consapevolezza di chi sa che il nostro territorio potrà dare un contributo importante nel settore dell’alimentazione all’interno della Space Economy.
A seguire, una dimostrazione pratica: l’Aperitivo Spaziale alla maniera degli astronauti che vivono nella Stazione Spaziale Internazionale a base di Parmigiano Reggiano e Cocktail Ultravioletto, la cui ricetta resta un segreto. L’aperitivo spaziale sarà riservato ai primi cento partecipanti. Alle 18 il testimone passa a Roberto Orosei, ricercatore dell’Inaf (Istituto Nazionale di Astrofisica) e docente dell’Università di Bologna, che porterà il pubblico dentro le sfide della Space Economy: un’economia che guarda al cielo e che già sta ridisegnando il presente. Poi, alle 19, un omaggio alla storia della scienza: “Enrico Fermi. L’ultimo uomo che sapeva tutto”, conferenza di Davide Borghi, presidente de “Il C.o.s.Mo”, dedicata al genio capace di passare dagli aspetti teorici a quelli sperimentali con la naturalezza di dialogava con l’universo stesso. Dalle 21.30 fino a tarda sera, il cielo si farà vicino grazie alle osservazioni al telescopio guidate dal team di Reggio Emilia Astronomia. Una fila di occhi puntati verso pianeti, galassie, costellazioni: non più immagini sui libri, ma scintille reali che trapassano l’oscurità. Le osservazioni saranno annullate in caso di maltempo.l © RIPRODUZIONE RISERVATA