Blanca torna su Rai1: la terza stagione tra lutto, gelosia e nuova leggerezza
Protagonista Maria Chiara Giannetta: «La morte di Linneo segna il mio personaggio, inizio di una rinascita»
Roma La paura del buio e del futuro dopo la perdita dell'amato cane. Sarà una Blanca inizialmente diversa la protagonista della terza stagione della fiction, in programma per sei serate su Rai1 a partire dal 29 settembre. «Vedremo una Blanca in bianco e nero, dopo averla vista sempre a colori», svela Maria Chiara Giannetta – ancora nei panni della giovane non vedente - «la serie inizia con il lutto per la morte» dell'adorata Linneo (cane guida e spalla) «che vive la fase del rifiuto della perdita e non vuole essere aiutata. L'ispettore Liguori è l'unica che può capirla e le darà una mano ad accettare questa perdita». Non mancherà, in ogni caso, «tutta la linea di commedia» assicura Giannetta «che scaturirà proprio da questo atteggiamento di Blanca. Dovrà ritrovare la sua leggerezza.
La serie dimostra che i momenti bui non vanno rifiutati ma vissuti, metabolizzati, per poi passare a una vita nuova». Nonostante il dolore la consulente ritroverà la giovane Lucia (Sara Ciocca), la fidata amica Stella (Federica Cacciola) e il padre Leone (Ugo Dighero), amorevole e premuroso. E potrà contare sul sostegno di Liguori, interpretato da Giuseppe Zeno. «Con lei – sottolinea l'attore – ha un rapporto che ormai va avanti da due stagioni. In questa farà un ulteriore step. Quando l'ha conosciuta, Liguori pensava di doverle insegnare qualcosa per poi accorgersi, nel tempo, che è lui a imparare da questa ragazza». Blanca, continua Zeno, «ha una disabilità fisica mentre lui non si era reso conto di viverne una emotiva. In questo Blanca è fondamentale perché con lei è costretto a lavorare in totale apertura, vive il suo entusiasmo, la sua voglia di giustizia». La terza stagione, rivela, “«avrà a che fare con un sentimento che non è né amore, né amicizia e che non conosceva: la gelosia. Lo porta a intraprendere una strada che sino a quel momento non aveva mai esplorato». La terza stagione della serie, produzione Lux Vide (società del gruppo Freemantle) in collaborazione con Rai fiction, è diretta da Nicola Abbatangelo. «È stato bellissimo subentrare – afferma il regista – è molto stimolante da un punto di vista umano. Ho conosciuto la serie da spettatore e ho visto una protagonista che lotta. Questa stagione mi ha fatto innamorare perché i protagonisti cominciano a guardare la propria vita, a dare un nome alle cose, ai sentimenti, alle scelte che fanno». Sullo sfondo Genova, «una città che non conoscevo benissimo», racconta Abbatangeli, «quindi sono entrato con occhi nuovi». Un prodotto che parla di lotta per la giustizia, di sentimenti, di amicizia e che, in un certo senso, aiuta ad alleggerire il momento storico nel quale ci troviamo. Senza però dimenticarlo. Aprendo il suo intervento Giannetta annuncia la sua partecipazione alle manifestazioni per Gaza, dove – dice - «quello che vediamo accadere è piuttosto grave. E' importante esserci come persone, non solo come artisti». Zeno condivide la riflessione della collega: «Affrontiamo un momento storico particolare, che da mesi colpisce ognuno di noi - osserva - certe cose non possono non colpirti, renderti partecipe, come essere umano». E Abbatangelo aggiunge: «Vedere certe immagini fa male, non fa dormire. Io ho tre figli. È importante educare il modo in cui percepiamo la realtà per non sentirla lontana. Anche a questo serve il nostro lavoro». l