Gazzetta di Reggio

Musica

“I problemi di Gibbo” celebrano Paolo Benvegnù all’Arezzo Wave Contest

Adriano Arati
“I problemi di Gibbo” celebrano Paolo Benvegnù all’Arezzo Wave Contest

Stefano Gibertoni e Daniele Prandi, della band di Quattro Castella, saliranno sabato sul palco toscano con la cover di Cerchi nell’acqua

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Quattro Castella La band reggiana I problemi di Gibbo in scena a “Arezzo Wave” nel segno di Paolo Benvegnù. Hanno l’accento della prima collina reggiana, di Quattro Castella, i vincitori della sezione dedicata quest’anno da “Arezzo Wave Contest” a Paolo Benvegnù, leader degli Scisma scomparso l’ultimo giorno del 2024 all’età di 59 anni. Chiamati a rivisitare sotto forma di cover uno dei brani del suo repertorio, tanti musicisti e gruppi da tutta Italia hanno risposto all’appello di “Arezzo Wave” tuffandosi nello sterminato repertorio dell’artista per ridare nuova vita ai suoi successi: tra questi, il brano vincente è quello de I problemi di Gibbo. Ad eseguire la cover di “Cerchi nell’acqua” premiata dalla giuria sono stati infatti I Problemi di Gibbo, nome a dir poco singolare dietro cui si celano due musicisti noti della scena reggiana: Stefano Gibertoni (voce e chitarra acustica) e Daniele Prandi (batteria) . Sabato Prandi e Gibertoni saliranno quindi per ultimi sul palco del Teatro Tenda di Arezzo dove è in programma la serata conclusiva del festival giunto quest’anno alla sua 39esima edizione e capace, dal 1987 ad oggi, di portare nella città aretina più di 2milioni di persone per assistere a concerti di artisti del calibro di Radiohead, David Byrne, Moby, Ben Harper e, per citare gli italiani, Subsonica, Afterhours, Marlene Kuntz, Quintorigo e tanti altri.

La manifestazione, trasformatasi negli anni Duemila da festival in contest, continua a proporsi come vetrina di prestigio per giovani artisti italiani in rampa di lancio, un’alternativa “live” ai talent televisivi che ha il pregio di premiare la qualità e l’autenticità delle proposte selezionate. Quest’anno a prendersi la scena ci sarà anche un po’ di reggianità grazie ai “Problemi di Gibbo” e alla loro originale e struggente cover di un artista come Paolo Benvegnù, la cui assenza pesa già come un macigno, nell’attuale panorama musicale tricolore. I Problemi di Gibbo è un gruppo musicale italiano nato nella primavera del 2017 sulle colline matildiche. Stefano Gibertoni (voce e chitarra acustica) e Daniele Prandi (batteria), spinti dal desiderio di dar voce alle emozioni e alle contraddizioni della vita quotidiana, hanno creato un progetto che unisce melodie fresche e malinconiche a un sound originale. La formazione, in versione live, comprenmde Mauro Buratti (ex Il Nucleo) e Gabriele Pigoni, che arricchiscono il gruppo con creatività e grande esperienza. L’esordio discografico arriva il 14 febbraio 2020 con l’album “Sai dirmi perché? ”, un lavoro di sette brani che fonde chitarre gentili, sintetizzatori e ritmi profondi, creando un ponte tra tradizione e modernità. Anticipato dai singoli “Come tu mi vuoi” e “#Buonumore”, l’album riflette un pop intenso e accessibile, capace di parlare al cuore dell’ascoltatore con testi semplici ma carichi di interrogativi universali. Realizzato con la collaborazione in studio di Luca Serio Bertolini e Andrea Fontanesi (VoxRecording Studio) e masterizzato da Alessandro Guasconi (Virus Studio), il disco segna l’inizio di un percorso musicale che esplora nuove frontiere sonore. Nel 2021, il duo emiliano torna con il singolo “Come l’ultimo concerto”, un brano che intreccia analogico e digitale, confermando la loro evoluzione artistica in vista di un secondo album, ed esprime un’emozione intensa e persistente, un desiderio di trattenere il momento per resistere all’omologazione della società moderna. Rappresenta un ponte tra il loro album d’esordio “Sai dirmi perché? ” e il secondo lavoro in preparazione, con testi che riflettono fragilità e autenticità, accompagnati da un sound malinconico e fresco, tipico del gruppo. l