Afro-jazz e soul londinese a Reggio Emilia: arrivano i Kokoroko per il Barezzi Way
Al teatro Valli in collaborazione con festival Aperto il collettivo musicale londinese presenterà dal vivo il nuovo album intitolato “Tuff Times Never Last”
Reggio Emilia Anche quest’anno il festival Barezzi, con Barezzi Way, porta concerti in luoghi suggestivi unici fuori dal territorio parmense e fa tappa a Reggio Emilia, al Teatro Municipale Valli in collaborazione con festival Aperto, dove domani sera, alle 20.30, arrivano i Kokoroko, una tra le realtà più influenti della nuova scena afro-jazz e soul britannica. Durante la serata reggiana, il collettivo musicale londinese presenterà dal vivo il nuovo album intitolato “Tuff Times Never Last”, in uscita per Brownswood Recordings nel corso del primo dei tre concerti italiani, che proseguiranno poi all’H/Earthbeat Festival di Firenze, mentre il 24 ottobre sarà infine la volta della rassegna milanese Jazzmi. I Kokoroko sono un collettivo composto da otto elementi, nato dall’incontro tra Sheila Maurice-Grey e Omone Edgeworth, jazzisti londinesi che si erano sfiorati nella capitale inglese e che si sono successivamente ritrovati in Kenya, dove fissano le basi di questo progetto.
L’avventura dei Kokoroko parte cinque anni fa, nel 2019 con la pubblicazione del brano “Abusey Junction”. Il 2022 è invece l’anno del loro debutto discografico e “Could Be More” viene accolto con entusiasmo dalla critica inglese, per arrivare fino alla fascia alta delle classifiche Uk. L’influenza dei maestri afrobeat come Fela Kuti e Tony Allen è evidente, ma i Kokoroko non si fermano alla tradizione: la rinnovano, portandola nelle metropoli globali, dagli storici club londinesi fino ai festival europei. La londinese Brownswood Recordings, etichetta diretta dal talent scout Gilles Peterson, ha creduto in loro sin dagli esordi, sostenendo una generazione che sta riscrivendo i confini del jazz contemporaneo. Il termine “Kokoroko” in urhobo, lingua tradizionale nigeriana, significa “essere forti”. Decidono di chiamarsi in questo modo perché hanno chiaro il messaggio da lanciare, i loro testi infatti spesso parlano della dualità della vita, i temi delle loro canzoni riguardano il vivere autentico, le difficoltà e le gioie, e la celebrazione delle proprie radici e dell'identità culturale. I loro concerti sono riti collettivi pieni di gioia. Con un nuovo album (uscito lo scorso luglio) questi giovani figli della diaspora africana continuano a tracciare una nuova pagina del jazz contemporaneo con ben salde radici black. l © RIPRODUZIONE RISERVATA