Si alza il sipario su Autunno alle Officine con lo spettacolo “La cara dei vecchi”
Reggio Emilia: mercoledì al via la prima parte della stagione 25/26 a cura del Centro Teatrale MaMiMò
Reggio Emilia Lo scrittore tedesco Ernst Jünger scrisse “In autunno le forme acquistano una plastica maturità - la primavera è pittrice, l’autunno scultore”. La primavera quindi, come in un quadro di Monet o in un dipinto di Jackson Pollock, rovescerebbe i suoi colori sulla tela preparata durante le attese dell’inverno, stordendoci di vita, mentre l’autunno, con un sapiente scalpello, spoglierebbe di tutto il superfluo il blocco di marmo delle nostre certezze, favorendo l’emergere della forma nuda che si cela al suo interno e aprendo uno squarcio dentro il senso delle cose. E l’uomo? L’uomo, nel suo ciclico trasformarsi e divenire, non può far altro che abbandonarsi a questa danza, colorandosi o scolpendosi, giorno dopo giorno, con tutto quello che ha conosciuto, visto, vissuto. Ma per farlo serve tempo: un tempo in cui scegliere cosa lasciare andare, un tempo per guardare le cose senza affanni, per ascoltare quelle nuove parole che saranno i semi dei sogni di domani. Il teatro, custode di storie da raccontare e di futuri da inventare, vuole essere il luogo in cui prendersi questo tempo, offrire una nuova prospettiva con cui guardare negli occhi il presente, uno spazio aperto alla comunità in cui condividere riflessioni, partorire domande, scoprire inaspettate risposte. Uno spazio fatto dalle persone che lo abitano per quelle che un giorno lo faranno.
Con queste premesse, il Centro teatrale MaMiMò inaugura “Autunno alle officine creative reggiane”, una rassegna di quattro spettacoli di drammaturgia contemporanea per raccogliersi intorno al fuoco del teatro e portare in scena temi capaci di accomunare tutti gli esseri umani: la paura del futuro, la disumanizzazione del lavoro, la malattia, il coraggio di scegliere. Il primo appuntamento è un'anteprima, in scena mercoledì alle ore 21: “La cara dei vecchi” di Progetto Nichel, compagnia vincitrice del Bando di produzione NdN 24/25, che vede in scena Anna Carla Broegg per la regia di Pino Carbone. È la storia di una giovane donna che vive in casa con i due nonni disabili e deve dividersi tra il prendersi cura di loro e la ricerca del proprio futuro, e l’utilizzo di due linguaggi apparentemente distanti, quello del cinema e del teatro, offre la possibilità di riflettere in modo inaspettato e sovversivo sul peso che grava sulle spalle delle nuove generazioni, chiuse in una gabbia di doveri e aspettative che diventa sempre più stretta.
Il mese di novembre si aprirà domenica 2 alle ore 19 con la replica di “Noi con voi - Poesia di protesta”, una produzione del Centro Teatrale MaMiMò con la regia di Marco Maccieri, in collaborazione con Fondazione E-35 e Istoreco, che racconta la nascita dell’amicizia e della cooperazione tra la città di Reggio Emilia e il Mozambico, attraverso il gemellaggio con la città di Pemba. Riccardo Bursi, Michelangelo Canzi e Alice Giroldini danno vita alla drammaturgia di Fabio Banfo per riportare alla memoria una straordinaria storia di impegno civile, generosità e giustizia.
Dopo il sold out dello scorso dicembre per tutte le repliche in stagione, dal 12 al 16 novembre ritorna a grande richiesta “Come trattenere il respiro”, una produzione del Centro Teatrale MaMiMò e del Teatro Nazionale di Genova che vede in scena, diretta dalla regia di Marco Plini, la Compagnia MaMiMò al completo: Fabio Banfo, Luca Cattani, Cecilia Di Donato, Alice Giroldini e Marco Maccieri. Il testo di Zinnie Harris, nella traduzione di Monica Capuani, mette in scena un’epopea al femminile, sullo sfondo di un mondo che sta crollando su se stesso, rivelando la fragilità di ogni certezza. Conclude questa breve rassegna lo spettacolo “Non mi serve niente”, una produzione Teatro Libero di Palermo, in scena il 22 e 23 novembre. Il testo di Manlio Marinelli, interpretato da Antonella Delli Gatti, accende i riflettori sui cambiamenti del mondo del lavoro negli ultimi 30-40 anni, raccontando il costo umano nascosto dietro il divario economico che ogni giorno, anche oggi, si sta allargando sempre di più.
I biglietti per gli spettacoli possono essere prenotati su mamimo.eventbrite.it oppure scrivendo a biglietteria@mamimo.it o telefonando al numero 0522383178 dal lunedì al venerdì e nei giorni di spettacolo dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Il biglietto si può ritirare presso la biglietteria da un’ora prima dell’orario di inizio spettacolo. A disposizione posti con accompagnatore per persone con disabilità o difficoltà motorie. Per prenotazioni scrivete a biglietteria@teatropiccolorologio.coml
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