Il Maffia rinasce nei ricordi: una serata per ritrovare la sua storia
Trent’anni fa la sua fondazione, poi divenne un punto di riferimento internazionale per la musica elettronica
Reggio Emilia Le tante mani del Maffia tornano a stringersi. Sabato il quartiere di Santa Croce ospiterà un doppio evento pensato per sostenere l’ambizioso progetto avviato poche settimane fa per raccontare in maniera adeguata la storia del Maffia a 30 anni dalla fondazione. Uno dei tanti circoli Arci nati nei vivacissimi anni ’90 reggiani in un grande capannone di viale Ramazzini, a due passi dalla stazione e dalle Officine Reggiane, il locale è diventato nel giro di poche stagioni un riferimento internazionale per la musica elettronica, finendo per ospitare stelle internazionali e per diventare tappa fissa degli appassionati italiani e europei del circuito. Il logo con la mano stilizzata era riconosciuto in mezzo continente. Dal 1995 dell’apertura al 2009 della chiusura, ricordano i promotori, il Maffia è stato «uno dei centri culturali più influenti d’Italia nel panorama della musica elettronica, della club culture e della musica underground». Ora, grazie agli sforzi di tanti dei protagonisti dell’epoca, ha aperto i suoi archivi, ritrovando una storia preziosa di immagini e parole che diventerà presto un libro.
Sabato ci sarà un assaggio grazie a “Oltre la Mano del Maffia”, una serata a ingresso gratuito promossa dall’associazione Microclub insieme ad Arci, Coress e Rizosfera. Il via alle 19. 30 a casa, nella sede del Maffia in viale Ramazzini 33. Si parte alle 19.30 con un sound set indispensabile per creare la giusta atmosfera e riportare le lancette dell’orologio indietro nel tempo quando ogni sabato nel circolo Arci passavano dj e artisti di ogni tipo. Alle 21 è in programma un dibattito condotto dal giornalista musicale Damir Ivic in cui dialogheranno addetti ai lavori reggiani di ieri e di oggi, tra cui tre colonne del Maffia che fu, Gabriele Fantuzzi, Federico Amico, Dj Rocca, assieme a Simone Pollastri, Luca Bertani, Andrea Favali, Simona Borrillo ed Enrico Rossi. Alle 23 ci si trasferisce di qualche centinaia di metri sull’altra metà del quartiere di Santa Croce, alla Ghirba, il locale ospitato dalla gabella della porta di Santa Croce in fondo a via Roma, antico accesso al centro storico cittadino. Si potrà ballare sino a notte con LB e Dj Rocca, i due dj reggiani che più di tutti hanno vissuto e segnato il percorso del Maffia, come resident dj passati poi a lavorare al altissimo livello. Questa seconda sezione rappresenta anche un altro debutto, quello dell’associazione Microclub all’interno degli spazi della gabella. Dopo oltre un decennio di attività, dovrebbe infatti arrivare un cambio di gestione per la gabella-Ghirba e sarà proprio Microclub a farsi carico delle future proposte, gastronomiche come culturali, di un luogo da sempre molto amato dalla comunità reggiana. La serata di sabato è una delle prime tappe pubbliche del calendario di iniziative per sostenere la campagna di raccolta fondi per la realizzazione del libro sulla storia del Maffia in occasione dei trent’anni dall’inaugurazione del club. “Tutte le mani del Maffia” è un libro pensato e costruito per tutte le persone che hanno condiviso questa esperienza; un percorso suggestivo sia per chi c’era in prima persona, sia per chi vuole capire cosa sia stato il fenomeno Maffia. Il volume si può preordinare sulla piattaforma di crowdfunding “produzionidalbasso”, insieme a varie ricompense. l © RIPRODUZIONE RISERVATA
