Gazzetta di Reggio

Le esposizioni

Natale a Reggio Emilia, ecco tutte le mostre aperte durante le feste

Natale a Reggio Emilia, ecco tutte le mostre aperte durante le feste

Ai Chiostri di San Pietro le foto di Margaret Bourke-White. A Palazzo da Mosto le opere di Nazzarena Poli Maramotti e l’architettura del Novecento in città. Al Gerra l’amicizia tra Reggio e Pemba. Ai Musei ”Souvenir & Roots”

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Reggio Emilia Ai Chiostri di San Pietro le foto di Margaret Bourke-White. A Palazzo da Mosto le opere di Nazzarena Poli Maramotti e l’architettura del Novecento in città. Al Gerra l’amicizia tra Reggio e Pemba. Ai Musei ”Souvenir & Roots”. Sono tante le mostre aperte in città durante le feste, visitabili grazie anche ad aperture straordinarie.

Margaret Bourke-White

Fino a domenica 8 febbraio 2026, ai Chiostri di San Pietro, è possibile visitare la mostra “Margaret Bourke-White. L’opera 1930-1960” a cura di Monica Poggi. Attraverso circa 120 fotografie, la mostra racconta il lavoro, la vita straordinaria e l’altissima qualità degli scatti di Margaret Bourke-White, capaci di raccontare la complessa esperienza umana sulle pagine di riviste a grande diffusione, superando con determinazione barriere e confini di genere. Donna libera e anticonformista, Bourke-White seppe imporsi in un mondo dominato dagli uomini, diventando negli anni Trenta una delle figure femminili più celebri d’America. Con uno sguardo capace di passare dall’imponenza industriale alla vulnerabilità dell’essere umano, l’artista ha saputo coniugare sensibilità artistica e coraggio civile, lasciando un segno profondo nella storia della fotografia del Novecento. Gli orari: aperta il giovedì e venerdì: 10-13 e 15-19; sabato, domenica e festivi: 10-19. Aperture straordinarie: dal 26 al 30 dicembre e dal 2 al 6 gennaio: 10-19; 1 gennaio: 15-19. Chiudo il 25 e 31 dicembre.

La costruzione della città moderna

Aperta fino a domenica 8 febbraio a Palazzo da Mosto, l’esposizione “La costruzione della città moderna: gli archivi degli architetti del ‘900 a Reggio Emilia” è a cura di Giordano Gasparini e Andrea Zamboni. La mostra è dedicata ai grandi architetti che, nel corso del Novecento, hanno contribuito a costruire e trasformare la città di Reggio Emilia. Attraverso progetti, fotografie e disegni, l’esposizione ripercorre l’evoluzione urbana della città, offrendo uno sguardo approfondito sugli archivi lasciati dai principali protagonisti dell’architettura e dell’urbanistica reggiana del secolo scorso. In particolare il Novecento, anche per Reggio Emilia, è il secolo che ha visto nascere la città moderna in un contesto storico in cui si sono alternate fasi politicamente ed economicamente difficili, ad altre di benessere e di affermazione dei principi democratici e di libertà. Gli orari: aperta il venerdì: 10-13 e 15-19; sabato, domenica: 10-19. Aperture straordinarie: dal 26 al 30 dicembre e dal 2 al 6 gennaio: 10-19; 1 gennaio: 15-19. Chiudo il 25 e 31 dicembre.

Jardin Planétaire

Palazzo da Mosto fino al 6 gennaio ospita anche la mostra “Nazzarena Poli Maramotti. Jardin Planétaire” a cura di Silvia Bottani. L’esposizione è viaggio nell’universo artistico di Nazzarena Poli Maramotti (Montecchio Emilia, 1987) tra tele, ceramiche, carte e objets trouvés. Il percorso espositivo propone una panoramica sul lavoro dell’artista reggiana, da sempre focalizzato sul tema del paesaggio, genere che dialoga con la storia dell’arte moderna ma che si rigenera attraverso un archivio personale fatto di fotografie, ritagli, carte e materiali visivi trasformati dal tempo. Nelle opere in mostra le pennellate dense e gestuali, i colori vibranti e un reticolato materico che rompe la bidimensionalità, restituiscono al paesaggio una nuova energia vitale. Gli orari: aperta il venerdì: 10-13 e 15-19; sabato, domenica: 10-19. Aperture straordinarie: dal 26 al 30 dicembre e dal 2 al 6 gennaio: 10-19; 1 gennaio: 15-19. Chiudo il 25 e 31 dicembre.

Noi con voi 

Fino al 6 gennaio 2026 è aperta presso Spazio Gerra la mostra “Noi con voi. 50 anni di amicizia tra Reggio e il Mozambico” dedicata alla relazione tra Reggio Emilia e Pemba. Lettere, documenti, poster, dischi, testimonianze, fotografie e video: oggetti del passato e immagini del futuro raccontano un’amicizia poco conosciuta ma profondamente radicata nel tessuto cittadino. In mostra anche le fotografie storiche che scandirono i momenti più rilevanti di questa amicizia, come quando nel 1986 la nave di aiuti raccolti a Reggio Emilia grazie alla campagna “Noi con Voi” raggiunse Pemba, così come i più recenti reportage di Paolo Ghisu e di Tommaso Dotti che ritraggono una città in trasformazione dove la contemporaneità globalizzata si innesta su una forte e radicata identità. All’interno del bookshop si possono acquistare i prodotti realizzati dalle donne dell’Associazione Levanta Mulher (Alm) di Pemba, che sostiene donne vittime di violenza di genere attraverso percorsi di formazione, e il cui ricavato sarà devoluto alla ricostruzione del Centro dell’Amicizia. Orari di mostra: venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e
dalle 15 alle 19. Aperture straordinarie nelle festività natalizie: giovedì 25 dicembre ore 15-19; venerdì 26 dicembre ore 10-13 e 15-19; giovedì 1 gennaio ore 15-19; martedì 6 gennaio ore 10-13 e 15-19.

Souvenir & Roots

Palazzo dei Musei di Reggio Emilia ospita la mostra “Souvenir & Roots. Ricordi e radici nelle raccolte etnografiche a Reggio Emilia” che propone un viaggio attraverso oggetti che testimoniano ricordi ed esperienze di viaggio, partendo dal ‘souvenir’ nei suoi molteplici significati e nelle sue diverse funzioni nei processi sociali e culturali. In mostra vi sono oggetti dalle Collezioni civiche e dall’ex Museo coloniale di Roma (entrate a far parte del Muciv-Museo delle Civiltà nel 2017 e in corso di ri-catalogazione). Esposti anche oggetti-ricordo donati al Museo Cervi e oggetti donati ai soggetti che si occupano di relazioni internazionali e che costituiscono segno tangibile dei rapporti di amicizia nati e consolidati nel tempo anche nella forma del gemellaggio. Gli orari: la mostra è aperta con ingresso libero, fino al 28 febbraio 2026 a Palazzo dei Musei (via Spallanzani 1) il venerdì, il sabato e la domenica, dalle 10 alle 18.