Giornate Fai d’Autunno, Reggio Emilia apre il teatro Ariosto. In provincia visite alla rupe di Canossa e la torre di Rossenella
Roberta Grassi: «Si tratta di un’occasione per conoscere il patrimonio storico e paesaggistico del nostro paese»
Reggio Emilia Tornano anche a Reggio le Giornate Fai d’Autunno giunte alla XIII edizione, sottotitolo “Alla ricerca di luoghi e storie originali”. L’appuntamento è per sabato 12 e domenica 13 ottobre. «Si tratta di un’occasione per conoscere il patrimonio storico e paesaggistico del nostro paese»: sono queste le parole usate dall’architetto Roberta Grassi, capo delegazione della sezione provinciale del Fai, lunedì mattina nella Sala del Capitano dell’hotel Posta, per introdurre uno dei più importanti eventi di piazza, volto a scoprire le numerose sfaccettature del nostro territorio, attraverso un percorso che darà la possibilità di visitare palazzi storici, teatri, castelli e collezioni d’arte.
Accanto a Roberta Grassi, Liliana Cappuccino e Paolo Mega. A livello nazionale, sono 700 i luoghi aperti al pubblico nelle 360 città che hanno preso parte al progetto, che ha coinvolto 155 Gruppi Fai insieme ai 9.000 Apprendisti Ciceroni delle scuole, che accompagneranno i visitatori. La delegazione Fai di Reggio ha organizzato tre aperture particolarmente simboliche per la nostra città.
Cosa visitare
Una riguarda il Teatro Ariosto e la Sala Verdi, dove i visitatori avranno la possibilità di ammirare abiti di scena appartenuti alla celebre attrice reggiana Maria Melato. Insieme agli abiti “allestiti” sul palco, verranno esposte al pubblico più di 500 fotografie della stessa attrice, alcune attinenti alla sua vita privata, conservate alla Biblioteca Panizzi. Ma la visita al Teatro Ariosto servirà anche a fare conoscere e apprezzare ai visitatori le sue bellezze architettoniche. «Bisogna entrare in questo luogo con curiosità e la voglia di conoscere», ha sottolineato l’architetto Ivan Sacchetti.
La seconda apertura riguarda il Castello di Canossa, dove sarà possibile visitare il museo nazionale Naborre Campanini. Il Comune di Canossa, infatti, offre non solo panorami suggestivi ma anche straordinarie architetture che rappresentano importanti testimonianze storiche. Verrà quindi aperta al pubblico anche la Torre di Rossenella sulla Rupe di Campotrera: un’occasione per immergersi in questo scenario unico. Verrà anche data la possibilità ai visitatori di salire fino al terzo piano della torre, potendo così godere di una splendida vista sull’Appennino. «Visitare luoghi come questi equivale a conoscere i personaggi storici che qui hanno vissuto», ha sottolineato l’avvocato Paolo Mega, ricordando come eventi di questo tipo, con la partecipazione delle scuole, rappresentino occasioni uniche di conoscenza del territorio.
Come fare
Le visite guidate saranno accessibili senza prenotazione, con corsie preferenziali riservate agli aderenti al Fai: richiesto un contributo minimo che rappresenta una donazione per sostenere la missione di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Per quanto riguarda il Castello di Canossa, verrà invece richiesto il pagamento di un biglietto d’ingresso, dal costo di 4 euro (intero) o 2 euro (agevolato) per i visitatori di un’età compresa tra i 18 e i 25 anni. Al Teatro Ariosto e alla Sala Verdi sono previste visite guidate sabato e domenica dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18. Il castello di Canossa, il museo Campanini e la Torre di Rossenella saranno invece aperti dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18. l © RIPRODUZIONE RISERVATA