Gazzetta di Reggio

Casalgrande

“Mai Morti” al teatro De André affabulazione nera di Renato Sarti

Adriano Arati
“Mai Morti” al teatro De André affabulazione nera di Renato Sarti

Domani sera (ore 21) vanno in scena nostalgie più che mai contemporanee

27 febbraio 2023
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Casalgrande Torna a rievocare i neri fantasmi del fascismo e della violenza di destra, l’attore e regista Renato Sarti. Domani il teatro De André di Casalgrande ospiterà una nuova messa in scena di “Mai Morti”, scritto, diretto e interpretato da Renato Sarti. Uno dei suoi lavori più noti, a lungo affidato sul palco a Bebo Storti e ora tornato nelle mani attoriali del suo creatore, fra i nomi più noti e apprezzati del teatro e del cinema italiano, fondatore del Teatro della Cooperativa. Un’opera che parla di nostalgie fasciste quanto mai attuali, in questi mesi di continue discussioni e di fatti di cronaca che tornano a richiamare la mai sedata nostalgia che una fetta d’Italia mantiene per il Ventennio.

Sarti si esibirà alle 21 di domani al De André in un allestimento in cui giocheranno un ruolo importante le luci di Nando Frigerio e i video di Mirko Locatelli. Una nuova occasione per vedere o rivedere “Mai Morti”, un classico contemporaneo che non vuol saperne di uscire dall’attualità. Pensato ai tempi del G8 di Genova, due decenni dopo rimane perfettamente a passo coi tempi. «Mai Morti è una “affabulazione nera” che fa discutere, arrabbiare, divide, emoziona e commuove. Con una scrittura evocativa, Renato Sarti ripercorre la nostra storia recente attraverso i racconti di un fascista mai pentito», ricordano i promotori. Ed è affidato allo stesso Sarti «il difficile compito di dare voce a questo nostalgico delle “belle imprese” del Ventennio fascista, oggi impegnato in prima persona a difesa dell’ordine pubblico contro viados, extracomunitari, zingari e drogati». I richiami al passato sono presenti già dal titolo: «“Mai Morti” era il nome di uno dei più terribili battaglioni della Decima Mas. A questa formazione, che operò a fianco dei nazisti nella repressione anti-partigiana, e al magma inquietante del pianeta fascista il personaggio guarda con delirante nostalgia. Durante una notte milanese dei nostri giorni, il protagonista si abbandona a ricordi sacri, lontani, cari». E lo fa evocando «le “gloriose” azioni della Ettore Muti, come le torture praticate nelle stanze di quello che diventerà il Piccolo Teatro di Milano.

Per prenotazioni scrivere a info@teatrodeandre.it o contattare i numeri 0522/1880040 e 334/2555352.