Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia

Dentro il cuore inquieto dell’Europa insieme a Fotografia Europea 2023

Giulia Bassi
Dentro il cuore inquieto dell’Europa insieme a Fotografia Europea 2023

La XVIII edizione del festival si svolgerà dal 28 aprile al’11 giugno

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Reggio Emilia Era inevitabile che il tema della 18esima edizione di Fotografia Europea approfondisse l’aggettivo che accompagna la manifestazione, declinato sul piano della ricerca di un’identità, “Europe matters: visioni di un'identità inquieta” che si terrà dal 28 aprile all’ 11 giugno in città.

Il tema

A questo fanno riferimento i progetti selezionati dalla direzione artistica del Festival - realizzato da Fondazione Palazzo Magnani insieme al Comune di Reggio Emilia e con il contributo della Regione Emilia Romagna - composta da Tim Clark, Walter Guadagnini e per la prima volta Luce Lebart (storica della fotografia, co-autrice del fondamentale volume “Une histoire mondiale des femmes photographes”).

«Un’edizione un po’ politica – ha spiegato il sindaco Luca Vecchi alla presentazione – che chiama in causa argomenti attuali e scottanti: dalla guerra ai diritti delle minoranze, dalla questione ecologica e i muri che si ergono».

I Chiostri

Come sempre i Chiostri di San Pietro saranno il fulcro del festival, ospitando dieci esposizioni. Al primo piano, a proposito di identità, Mónica De Miranda mette in discussione le categorie di razza e genere standard con il progetto The Island che svela, attraverso una contro-narrazione costruita dalle biografie di uomini e donne di origine africana che vivono in Portogallo, i pregiudizi radicati nella società. Nella sala successiva Güle Güle (arrivederci in turco) è la personale rappresentazione di Istanbul e dei profondi cambiamenti che stanno interessando la società turca attraverso lo sguardo di Jean-Marc Caimi & Valentina Piccinni. A seguire, il progetto di Simon Roberts Merrie Albion che riflette su cosa significhi essere britannici in questo momento cruciale. In mostra anche The Brexit Lexicon, un'opera che riporta i termini più comuni che hanno caratterizzato le discussioni sulla Brexit. The Archive of Public Protests con You will never walk alone raccoglie, invece, le tracce visive dell'attivismo sociale, di tutte quelle iniziative di massa che si oppongono alle decisioni politiche, alle violazioni delle norme democratiche e dei diritti umani. Alessia Rollo, fotografa pugliese, parla nel suo progetto multimediale Parallel Eyes di un viaggio alla scoperta degli antichi riti del Sud; Samuel Gratacap torna con Bilateral, un lavoro inedito sul paesaggio visto da entrambi i lati del confine.

Completano, il progetto Odesa dell’ucraina Yelena Yemchuk, l’opera di Geoffroy Mathieu L’Or des ruines riguardante persone che, ai margini delle aree coltivate, vivono dei prodotti che la natura in modo spontaneo, e quella di Cédrine Scheidig che esplora le narrazioni personali dei giovani in Francia e in Martinica. La mostra storica sarà dedicata a Sabine Weiss, una tra le più importanti voci della fotografia umanista francese insieme a Robert Doisneau, scomparsa nel 2021 a 97 anni.

I luoghi

Nella sede dei Chiostri di San Domenico sarà esposta la mostra dedicata alla committenza che ogni anno il festival affida ad un artista diverso insieme ai due progetti vincitori della Open Call che sono Mattia Balsamini con Protege Noctem - If Darkness disappeared e Camilla De Maffei che presenta Grande Padre. La committenza è stata affidata a Myriam Meloni, che partendo dal mito di Europa narrato da Ovidio, costruisce un ritratto delle “Europa” contemporanee con il progetto Nelle giornate chiare si vede Europa.

A Palazzo da Mosto ci sarà Ariane Loze con Utopia e Studies and Definitions, mentre a Palazzo dei Musei avrà luogo la mostra Un piede nell’Eden. Luigi Ghirri e altri sguardi (28 aprile - 25 febbraio 2024). La fototeca della Biblioteca Panizzi partecipa con Flashback, una selezione di opere fotografiche tra quelle esposte durante il festival Fotografia Europea del 2007 e a un anno dalla scomparsa di Roberto Masotti lo Spazio Gerra propone 115 suoi ritratti di alcuni noti musicisti; la Collezione Maramotti presenta No Home from War: Tales of Survival and Loss, prima mostra in Italia del fotogiornalista inglese Ivor Prickett e lo Csac dell’Università di Parma propone la mostra Antonio Sansone: Rituali d’Europa. Oltre alle mostre arricchisce il Festival un calendario di appuntamenti nelle giornate inaugurali del 28, 29, 30 aprile e 1° maggio con conferenze di Rosella Postorino e Paolo Rumiz curate da Loredana Lipperini, con Emilio Isgrò e Elena Loewenthal curate da Luca Beatrice; ripropone inoltre la rassegna musical Fotofonia, curata da Max Casacci: sul palco Whitemary, l’Indian Wells, Spime.ime Alessandro Cortini e, nella Chiesa di San Francesco, Earthphonia Planet con Stefano Mancuso, lo studioso dell’intelligenza delle piante.