Gazzetta di Reggio

Rubiera

“Non Tre Sorelle” in scena dall’Ucraina all’Herberia

“Non Tre Sorelle” in scena dall’Ucraina all’Herberia

Questa sera (ore 20) sul palco anche attrici di Kiev

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Rubiera La stagione di prosa del Teatro Herberia di Rubiera, ideata e promossa da La Corte Ospitale, prosegue questa sera (ore 20) con “Non Tre Sorelle”, uno spettacolo con Susanna Acchiardi, Alice Conti, Anfisa Lazebna, Yuliia Mykhalchuk, Nataliia Mykhalchuk, regia Enrico Baraldi, prodotto dal Teatro Metastasio di Prato.

A un anno dall'inizio della guerra in Ucraina, ci ritroviamo per riflettere su questo tempo che è passato e che continua a farsi presente. Uno spettacolo in quattro lingue: italiano, inglese, ucraino e russo, con sopratitoli in italiano e ucraino, liberamente “non” ispirato a un’opera di Checov.

«Nel 2020 iniziamo le prove per un adattamento di Tre Sorelle di Cechov, dal titolo Non Tre Sorelle – afferma Enrico Baraldi, regista dello spettacolo –. A causa della pandemia abbiamo rimandato il debutto per due anni. Il 24 febbraio 2022, proprio mentre ricominciamo a provare, veniamo svegliati dalle immagini dei carri armati russi che entrano in Ucraina. Da un giorno all’altro Mosca cambia il suo volto. Improvvisamente nulla sembra avere più un senso: cosa è possibile fare, come Europei, come cittadini e infine come artisti, a fronte delle immagini di una guerra che sembra coinvolgerci più di altre? Qual è il ruolo della cultura in tutto questo? Che senso ha fare teatro, mettere in scena uno spettacolo, in questo momento storico? Cosa c’entra Cechov, ora? ».

«Per uscire dalla paralisi di queste domande – prosegue Baraldi – abbiamo incontrato un gruppo di attrici di Kiev giunte in Italia grazie al progetto di accoglienza Stage4Ukraine. Abbiamo domandato loro cosa ne pensassero di Masa, Irina e Olga, le tre protagoniste del testo. Abbiamo così scoperto che “A Mosca! A Mosca! A Mosca!”, una delle più celebri battute del teatro mondiale, acquisisce oggi un significato inaspettato, controverso, problematico e per certi versi pericoloso. Abbiamo scoperto che, oggi, mettere in scena un testo di Cechov, non è più una scelta neutrale, che lo si voglia o no. Abbiamo quindi deciso di non mettere più in scena Tre Sorelle, e nemmeno un adattamento, ma di interrogarci su che cosa significhi oggi portare in scena un testo simbolo della letteratura russa. Che cosa è, per noi (e per loro) Mosca oggi? Questo si domandava Cechov nel 1901, inaugurando il secolo con una delle opere più rappresentate del suo teatro, le Tre Sorelle. Come sarà la vita dopo di noi? E tutto questo soffrire, che senso ha? Abbiamo chiesto a tre di loro, tre attrici ucraine, di prendere parola e raccontarlo in scena insieme a noi».

Biglietto intero 14 euro; ridotto socio Coop/Arci/over 65 /docenti /Utl 12 euro; ridotto under 25/ studenti universitari/Carta Giovani Nazionale 10 euro. Pacchetto 2 spettacoli: con l’acquisto di un biglietto intero per uno spettacolo, il secondo è al costo di 5 euro. La biglietteria del teatro è aperta ogni sera di spettacolo a partire dalle ore 19.