Gazzetta di Reggio

14 giugno

Dall’Eurovision a Gualtieri, ecco i Puuluup al Teatro Sociale

Dall’Eurovision a Gualtieri, ecco i Puuluup al Teatro Sociale

Questa sera alle 21.30 l’unica data italiana del duo proveniente da Tallin. Il gruppo estone protagonista dei concerti di Terreni Fertili Festival

14 giugno 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Gualtieri Da Tallin a Gualtieri – a distanza di circa un mese dopo la finale a Eurovision, in cui hanno rappresentato l’Estonia insieme ai 5Miinust – sono in arrivo i Puuluup (nella loro unica data italiana) per un live eccentrico e spumeggiante che unisce le sonorità delle talharpas (lira tradizionale ad arco tipica del Nord Europa) a un’elettronica potente, che fa largo uso di effetti e di looping.

A Gualtieri prosegue la programmazione di Terreni Fertili Festival con il primo concerto dal mondo:questa sera alle ore 21.30 il Teatro Sociale di Gualtieri si prepara ad accogliere i Puuluup, in arrivo dall’Estonia.

I Puuluup sono un duo fondato nel 2014 da Ramo Teder, polistrumentista, pittore e pioniere estone del looping, e da Marko Veisson, suonatore di talharpa, cantante e docente di sociologia e antropologia culturale.

La loro musica è quanto di più eccentrico si possa immaginare tanto da essere definita neo-zombie-post-folk.

Negli ultimi anni il loro successo crescente ha varcato i confini dell’Estonia, dove oramai hanno migliaia di seguaci, e li ha portati tour in tutto il mondo dal Cile a Taiwan, dalla Repubblica Ceca al Canada, fino a essere selezionati per rappresentare l’Estonia nell’ultima edizione di Eurovision.

Suonano le loro composizioni con la talharpa, una lira tradizionale ad arco, popolare nel Nord Europa fin dall’inizio del Medioevo, che viene suonata nelle isole dell’Estonia occidentale a partire dall’inizio del ventesimo secolo.

Nella loro musica, tuttavia, tutti i suoni naturali delle talharpas – vibrazioni delle corde di crine di cavallo, scricchiolii, crepitii, suoni percussivi sulle parti in legno – vengono incanalati attraverso un’elettronica potente, che fa largo uso di effetti e di looping, alla ricerca di un sound travolgente, che è al tempo stesso antico ed estremamente contemporaneo.

Nei brani dei Puuluup si incontrano ispirazioni tratte dai leik di Vormsi e dal repertorio finlandese per Jouhikko, dalle Chastushka russe, dal vecchio punk estone e da temi musicali della TV polacca, inseriti collettivamente in un flusso eclettico fatto di improvvisazione e di stravaganza musicale.

Marko Veisson, inoltre, da antropologo che ha fatto ricerca sul campo nel Ghana settentrionale, porta nel mélange del duo il suo amore per la musica africana occidentale, tanto che nel caleidoscopio di temi musicali che attraversano la musica dei Puuluup fanno capolino sonorità che ricordano il blues del Sahel.

Oltre a giocare con la musica, i Puuluup giocano con le parole alla ricerca di una poetica eterodossa e dissacrante. Scrivono: «Ci ispiriamo alle notti di Vormsi, ai tram di novembre, ai maniaci in amore, ai criminali di Odessa e ad Antonio Vivaldi».

Biglietti: 15 euro (intero), 10 euro (under 30), 5 euro (under 14) . Per ulteriori informazioni telefonare al 329-1356183 oppure https://www.teatrosocialegualtieri.it/biglietteria/.