Il compleanno dell’Ariosto nelle stanze del Mauriziano
La festa a 550 anni dalla nascita del sommo poeta
Reggio Emilia Domani Reggio festeggia il compleanno di Ludovico Ariosto in occasione dei 550 anni della sua nascita - avvenuta qui nel 1474 - con una giornata di appuntamenti e iniziative rivolti a pubblici di tutte le età e di interessi diversi, all’interno del complesso del Mauriziano, residenza estiva del sommo poeta della Corte Estense e del Rinascimento italiano. Si tratta della seconda proposta culturale e di partecipazione che Reggio dedica alla nascita dell’autore dell’Orlando furioso, dopo la Festa del passaggio del tempo, ovvero “Alla ricerca del senno perduto”, spettacolo di grande fascino e rara suggestione tratto dal celebre poema, andato in scena in piazza Prampolini la notte dello scorso Capodanno.
Eventi
Gli eventi sono raccolti in due programmi tematici – più culturale “Mauriziano tra passato e futuro/Ariosto 550 anni dopo” e più ludico-creativo “Ariostesca” – e si articoleranno lungo l’arco dell’intera giornata. Letture animate, musica, teatro, iniziative dedicate all’ambiente, al benessere e alla didattica ma non solo. Nel corso della giornata, infine, nel parco del Mauriziano saranno presenti numerosi banchetti di artigianato e gastronomia. Il calendario completo degli appuntamenti è visibile sul sito del Comune di Reggio Emilia, nella sezione eventi www.eventi.comune.re.it. Tutte le iniziative sono ad ingresso libero.
Ariostesca
Alle 9.30 è in programma l’apertura della mostra mercato e del punto ristoro del Bar Mau, mentre dalle 10 alle 18 l’Asineria Asini prevede una serie di attività pensate per i piccoli ma non solo, tra cui giochi di relazione con gli asini nel recinto con Coccolasino, letture e narrazioni sulle rive del Rodano, e un laboratorio dedicato alla realizzazione del lungo murales dedicato al leggendario Asinogrifo. Nel corso della giornata, all’interno del cortile di Palazzo Vecchio, si alterneranno diversi momenti dedicati alla musica, alle eccellenze del territorio e all’opera dell’Ariosto. Si parte alle 10.30 con “Oltre il ponte, Calvino in musica”, spettacolo musicale con Francesca Domenichella (voce narrante) e Vittorio Buondonno (sax), a cura di Accademia di quartiere. Dalle 11 in poi sono invece previste le degustazioni di aceto balsamico con la Confraternita dell’aceto balsamico tradizionale e di miele biologico con Api libere società agricola. Nel pomeriggio, alle 15.30, va in scena “Non c’è fumo senza Ariosto. Una ricetta sulla rapa dalla III satira dell’Ariosto”, le letture a cura di Luciano Bagnacani della Confraternita dell’Aceto Balsamico, mentre dalle 16.30 alle 17.30 è la volta di “Dalle lingue del paradiso ai linguaggi perduti”, con una serie di letture a cura di Luciano Cucchi. La giornata prosegue dalle 17 alle 18 con “Il mio nome è Gabrina, la strega dell’Orlando Furioso e Gabrina degli Albeti, strega reggiana del trecento”, a cura di Marinella Cavecchi e Danilo Morini, e dalle 18 alle 18.30 “Una giumenta generò d’un grifo: piante spaventose e animali straordinari del mondo antico” a cura di Elisa Pellacani. La giornata si conclude alle 21 con il concerto del Trio Ciocaia: un omaggio alla tradizione contadina e alla cultura musicale dell’Appennino e alla piva emiliana, con un repertorio che attraversa i canti della cultura popolare, accostati a frammenti della musica colta del Seicento.
Tra passato e futuro
Il programma si aprirà alle 11 con il saluto dell’assessore alla Cultura Marco Mietto e, a seguire, l’intervento “Il tuo Maurician sempre vagheggio. Parola e immagine, le edizioni antiche dell’Ariosto alla Biblioteca Panizzi” di Maria Montanari e Nicola Raimondi, funzionari rispettivamente dei Musei Civici e della Biblioteca Panizzi. Per l’occasione sarà possibile ammirare alcuni esemplari della collezione, corredati di splendide illustrazioni a stampa. Chiuderà l’incontro Alberto Cadoppi, storico e ordinario di Diritto penale all’Università degli Studi di Parma, che illustrerà la storia della famiglia Malaguzzi e il suo profondo legame con Ariosto: “Alle origini della famiglia materna dell’Ariosto: i Malaguzzi Valeri”. Saranno così ripercorse le motivazioni e i tempi della venuta a Reggio, da Parma, di un ramo dell’illustre famiglia dei Valeri, le vicende reggiane e le acquisizioni di terre e case a San Maurizio fra la fine del XIV e la metà del XV secolo, e infine l’unione dei Valeri coi Malaguzzi, antica famiglia reggiana, attraverso il matrimonio fra Taddea Valeri, figlia di Valerio, e Gabriele Malaguzzi. Nel 1466 morirà Valerio Valeri e lascerà la sua pingue eredità ai Malaguzzi, che da allora presero il doppio cognome Malaguzzi Valeri.
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