Gazzetta di Reggio

Giustizia: Pd Camera, nessun insulto a Tajani, solo vivace richiamo a comportamento consono

2 MINUTI DI LETTURA





Roma, 18 set. (Adnkronos) - "Nessuna minaccia, nessun insulto, nessuna intimidazione. Le parole del ministro Tajani rappresentano una ricostruzione falsa e infondata, che non corrisponde a quanto avvenuto oggi in Aula. I deputati del Pd hanno semplicemente, seppur vivacemente, richiamato il ministro alla prassi parlamentare che impone un comportamento istituzionale ai rappresentanti del Governo, ai quali non è consentito applaudire, esultare o assumere atteggiamenti provocatori dai banchi dell’Esecutivo. La capogruppo del Pd è intervenuta più volte per sollecitare la presidenza della Camera a ristabilire l’ordine, stigmatizzando comportamenti non consoni da parte del Governo". Lo sottolinea una nota del Gruppo Pd della Camera. "Non vi è stata alcuna intimidazione o minaccia verbale nei confronti del ministro degli Esteri, ma soltanto la difesa delle regole -anche non scritte ma dettate dalla prassi e dal buonsenso- che garantiscono il corretto svolgimento dei lavori parlamentari. Riteniamo pertanto indispensabile -prosegue il comunicato- che la presidente del Consiglio Meloni venga alla Camera a riferire con comunicazioni formali, su cui l’Aula possa esprimersi. È una questione di chiarezza istituzionale: il Parlamento non può restare all’oscuro della linea che l’Esecutivo sta seguendo sul piano internazionale ed europeo, né del mandato affidato alla nostra diplomazia. Come già rappresentato al presidente Fontana, se non vi saranno risposte già dalla prossima settimana, il Gruppo del Partito democratico continuerà a esercitare con determinazione la propria funzione critica e parlamentare, finché non sarà garantito il pieno rispetto delle prerogative dell’Aula. Non siamo disponibili a riprendere i lavori in assenza di comunicazioni del Governo che portino a un impegno concreto, e quindi a un voto dell’Aula, sulla posizione avrà sulle sanzioni proposte dall’ Europa e sulle decisioni conseguenti”.