Gazzetta di Reggio

Femminicidio: Zanella (Avs), 'una svolta ma ora si finanzi la legge'

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Roma, 25 nov. (Adnkronos) - "Sapevate che nel mondo ci sono ancora 10 milioni di gravidanze non desiderate, le cui complicanze sono la causa principale della morte delle ragazze tra i 15 e 19 anni? Sapevate che la violenza maschile è la principale causa di morte per donne e ragazze tra i 16 e i 44 anni in Europa? La svolta normativa che il Parlamento oggi compie con l’approvazione di questo Ddl è perciò decisiva: inscrive nel diritto penale il delitto di femminicidio, non come aggravante, ma come fattispecie autonoma, per punire specificamente l’assassinio di una donna commesso perché si sottrae al dominio di chi pretende di avere su di lei perfino il diritto di vita e di morte. Il movente legato all’essere donna in relazione tossica con un uomo è un elemento costitutivo, non una circostanza generica". Così la capogruppo di Avs alla Camera Luana Zanella nella dichiarazione di voto sul Ddl sul reato di femminicidio. "Abbiamo senz’altro ascoltato con attenzione - prosegue - le critiche avanzate nel corso delle audizioni e nel dibattito pubblico e tenuto presenti le criticità sollevate: il rischio di abuso del diritto penale, i possibili profili di incostituzionalità, la nuova fattispecie, si dice, sarebbe vaga e difficile da provare, il problema di sovraccarico della giustizia, aumento delle difficoltà di ordine organizzativo e altre ancora. Ma voglio citare solamente la magistrata Paola Di Nicola Travaglini, consigliera di Cassazione, intervenuta nel corso delle audizioni: ‘viene spezzata la falsa neutralità del diritto penale, viene indicata, in termini chiari, la struttura culturale e discriminatoria in cui si sviluppa la violenza contro le donne’, perché, ha spiegato, ‘Il femminicidio non è l’uccisione di una donna, - spiega - ma costituisce l’apice di una relazione di potere strutturalmente discriminatoria che termina con la sua definitiva soppressione’. Molto convincente, condivisibile, secondo noi". "Un voto positivo quello di Avs a questa norma, dunque, ma chiediamo, per garantire la capacità del sistema giudiziario di applicazione della legge, la rapidità degli interventi e dei tempi, la presa in carico e il sostegno delle vittime e una efficace prevenzione secondaria, che il governo finanzi adeguatamente la legge. Chiediamo inoltre che il Governo si impegni al Senato perché venga rispettato l’accordo di approvare oggi il ddl sul consenso già approvato alla Camera pochi giorni fa, accordo di cui la stessa Meloni si era dichiarata garante", conclude.