Gazzetta di Reggio

Sanremo 2023
Il dibattito

Le origini del festival: «Sanremo? No, Viareggio». Quando nel ‘48 i cantanti si sfidarono alla Capannina

di Roy Lepore
Le origini del festival: «Sanremo? No, Viareggio». Quando nel ‘48 i cantanti si sfidarono alla Capannina

Fontana, direttore Tgr, come il sindaco, rivendica le origini del Festival: «Lo raccontò anche Narciso Parigi in una mia trasmissione del 2017»

10 febbraio 2023
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VIAREGGIO. In città e sui social continua a tenere banco la discussione sulle origini del Festival di Sanremo dopo Roberto Benigni, durante il suo monologo al teatro Ariston nella serata inaugurale dell’edizione 2023 della rassegna, ha detto che il Festival della canzone è nato a Sanremo per idea di un fioraio. Invece due edizioni, prima del 1950, si svolsero a Viareggio.

Anche Carlo Fontana, di Forte dei Marmi, condirettore del Tgr, prende la parola nel dibattito. «Nel mio programma "Sanremo Italia" andato in onda il 5 febbraio 2017 su Raidue – spiega – Narciso Parigi racconta come andò e conferma che Valleroni e Bernardini fecero una sorta di festival alla Capannina del Marco Polo nel ’48 e nel ’49 coinvolgendo una decina di artisti, tra i quali lo stesso Parigi, vincitore nel ’49. Ma ma la scarsissima volontà della allora Azienda Autonoma di soggiorno della Versilia che non credette al progetto fece perdere questa occasione, nonostante la trasmissione radio della serata finale su impegno di Silvio Da Rovere. Capirono invece l'importanza, e ci misero tanti soldi, gli imprenditori di Sanremo anche grazie al casinò. E il seguito e' storia e come direbbe De Niro ne "Gli intoccabili" per il resto sono tutte "chiacchiere e distintivo"».

Nel pomeriggio di mercoledì il sindaco Giorgio Del Ghingaro, sempre sulla scia di quanto detto sul palco dell’Ariston, ha inviato una lettera ad Amaeus, direttore artistico del Festival. «Nel rimarcare l'immensa bravura e il grande affetto che proviamo per Roberto Benigni, che abbiamo avuto l'onore di ospitare al Premio Letterario Viareggio Rèpaci, come sindaco di Viareggio – riporta la lettera –, ritengo doveroso sottolineare che il Festival della Canzone Italiana è nato non a Sanremo, come da lui raccontato nel suo monologo, ma nella nostra città, dove si sono tenute le prime due edizioni nel 1948 e nel 1949. Nato dall'iniziativa dell'imprenditore Sergio Bernardini, del giornalista Aldo Valleroni e di Alberto Sargentini del Comitato Carnevale, l'evento, unico nel suo genere, venne ospitato alla Capannina di Viareggio, alle porte della pineta di Ponente. Il regolamento fu scritto con l'aiuto dell'editore musicale, Da Rovere, fondamentale anche per convincere la Rai di Firenze a trasmettere in diretta radio la serata del 25 agosto. Il Festival piace a tutti, tanto che viene replicato nel 1949, tuttavia nel 1950, all'iniziativa vengono negati i fondi da parte dell'Azienda autonoma di soggiorno della Versilia che, con pochissima lungimiranza, non ne riconosce l'importanza. Da Sanremo, arriva il direttore del casinò locale Pier Bussetti per visitare un amico. Legge della polemica sui giornali, segue la vicenda e incontra Bottini. Studia il regolamento del Festival, i costi il suo immenso potenziale. Valuta un maggior coinvolgimento della Rai e porta tutto a Sanremo. Questa la storia, più o meno romanzata, su dove nasce il Festival della canzone italiana concepito a Viareggio, ma poi finito sulla riviera di Ponente che, con capacità e amore, gli ha dato grande lustro. Tanto vi dovevo, per rispetto delle tradizioni, amore di polemica irriverente in pieno spirito di Carnevale, e un pizzico di vanità».