Gazzetta di Reggio

Reggio

A Carpi

Oggi i funerali della 13enne uccisa dal calcio di un cavallo

Oggi i funerali della 13enne uccisa dal calcio di un cavallo

L’omaggio delle compagne di squadra del maneggio di San Martino in Rio: «Tutte in divisa per Arianna»

10 marzo 2024
2 MINUTI DI LETTURA





San Martino in Rio In piedi, in silenzio, davanti alla camera ardente con il volto pieno di lacrime. Pantaloni bianchi e divisa del centro ippico di San Martino in Rio “Il Vigneto”, ai piedi gli stivali da equitazione e in mano il “cap”, ovvero il classico casco che si usa quando si va a cavallo. Erano tutte lì, domenica 10 marzo al pomeriggio, davanti alla Terracielo funeral home di Carpi per la camera ardente, le compagne di squadra di Arianna Giaroli, la tredicenne morta venerdì dopo il calcio di un cavallo.



Hanno voluto omaggiare così la loro “Ari”, indossando quella stessa divisa che erano abituate a tirare fuori dall’armadio ogni volta che dovevano ritrovarsi al maneggio. Con loro, volti di tutte le età, compagni di classe, amici, genitori di amici e anche Ruggero Sassi, il presidente regionale della Federazione sport equestri, mescolato alla piccola folla silenziosa formata da un centinaio di persone. Sicuramente saranno anche di più, lunedì 11 marzo alle 14, quando sempre in via Lenin, si terranno i funerali della tredicenne carpigiana. «Sono una semplice ragazza che ama i cavalli» è la frase che mamma Sara e papa Federico hanno scelto per ricordare la loro amata Arianna, insieme a una foto che la ritrae fare ciò che amava di più: andare a cavallo. La sua era una passione viscerale, «totalizzante» per usare le parole della preside Chiara Penso della Guido Fassi, la scuola media che Arianna frequentava.


I suoi racconti riguardavano sempre i cavalli, amava coinvolgere i compagni di classe e spesso li invitava con lei al maneggio. Aveva anche già le idee chiare su cosa fare “da grande”: prima iscriversi al liceo Fanti, indirizzo economico sociale, e poi aprire un ranch, una fattoria didattica negli Stati Uniti e diventare allenatrice di cavalli. Giovedì, il giorno in cui si è consumata la tragedia, la ragazzina non aveva lezione, ma comunque aveva deciso di stare vicino a “Blu”, uno dei cavalli che vengono impiegati per fare scuola. Al momento dell’incidente, si trovava da sola in un tondino recintato e stava conducendo a mano l’animale: la prima ad accorgersi di quanto accaduto è stata una ragazza poco più grande di lei, subito corsa dall’istruttrice dando di fatto inizio ai soccorsi, che purtroppo non hanno potuto evitare il tragico epilogo. Lunedì ad Arianna verrà dato l’ultimo, lungo, abbraccio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA