Palloncini bianchi e tanta commozione al funerale di Giulia Zanardi
La 32enne è la seconda vittima dello schianto in moto di una settimana fa
Scandiano Tanta gente e tanta commozione venerdì a Scandiano per l’addio a Giulia Zanardi, morta a soli 32 anni a seguito delle conseguenze di un incidente stradale avvenuto il 28 settembre, all’ingresso del paese. Davanti al cimitero, dove il feretro, proveniente dall’ospedale Maggiore di Parma, è stato accolto in totale silenzio, si è tenuto un momento di preghiera guidato dal diacono Vittorio Lucchi.
Gli amici di Giulia le hanno dedicato delle lettere e hanno esposto un cartellone, circondato da rose bianche, nel quale campeggiava una sorridente immagine della giovane, accompagnata dalla scritta: “Per sempre nel nostro cuore”. Durante la cerimonia, sono stati liberati palloncini bianchi. I presenti, tra cui il sindaco di Scandiano Matteo Nasciuti, si sono stretti attorno al dolore della mamma e del figlio di Giulia, che ha soltanto 7 anni. Al rito d’addio ha partecipato anche una folta delegazione thailandese, poiché la mamma della vittima è originaria del Paese del Sud-Est Asiatico.
Giulia, che ha lavorato a lungo come parrucchiera in diversi studi della zona, è rimasta coinvolta nel tragico incidente avvenuto attorno alle 22, una settimana fa, sulla rotonda tra l'ex statale e viale Mazzini, all'ingresso del centro di Scandiano. La moto guidata da Alessandro Bortoletti, su cui viaggiava anche Giulia, non ha curvato seguendo la strada, per cause ancora da accertare. Il mezzo è finito in mezzo alla rotatoria, colpendo alcune strutture e poi un palo della luce. I due, dopo l’impatto, sono stati sbalzati via, atterrando diversi metri più avanti, nel piazzale di un piccolo centro commerciale. Bortoletti è morto meno di un'ora dopo, a causa delle gravissime lesioni, nonostante i ripetuti sforzi dei soccorritori per rianimarlo sul posto. Le condizioni di Giulia sono apparse subito molto critiche, e i sanitari hanno disposto il suo trasferimento in elicottero all’ospedale Maggiore di Parma, dove è rimasta per tre giorni prima del decesso: un epilogo che tutti speravano si potesse evitare. © RIPRODUZIONE RISERVATA