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Il secondo grado

Omicidio di Saman, il processo d’Appello sarà celebrato a febbraio

Ambra Prati
Omicidio di Saman, il processo d’Appello sarà celebrato a febbraio

In primo grado i genitori sono stati condannati all’ergastolo, il cugino a 14 e due cugini assolti

07 ottobre 2024
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Novellara Si terrà a Bologna il 27 febbraio dell’anno prossimo – almeno questa è l’indiscrezione, non c’è ancora una data precisa – l’Appello per l’assassinio di Saman Abbas, la 18enne pakistana uccisa dai familiari nella notte tra il 30 aprile e l’1 maggio 2021 nelle campagne di Novellara. Per il caso processuale reggiano più importante degli ultimi anni – di recente trattato nella trasmissione di Rai3 “Un giorno in pretura” – c’è grande attesa per il secondo grado a Bologna, al quale parteciperà per la prima volta la madre, Nazia Shaeen, estradata ad agosto dopo una lunga latitanza in Pakistan.

Per l’assassinio della giovane, “colpevole” di voler vivere in modo libero, il 19 dicembre 2023 la Corte d’Assise di Reggio Emilia ha condannato all’ergastolo i genitori Nazia Shaheen e Shabbar Abbas, e a 14 anni lo zio paterno Danish Hasnain. Assolti, invece, i due cugini Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq. L’obiettivo della procura è chiaro: dimostrare che tutti e cinque i familiari hanno partecipato al delitto e ribadire l’impianto accusatorio originario di concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, oltre al concorso nella soppressione del cadavere. La battaglia principale ruoterà intorno alla premeditazione e ai futili motivi, non ravvisati nel primo grado. Secondo l’accusa, la premeditazione è il fil rouge che lega i cinque coinvolti. Se a padre e madre è già stato comminato il massimo della pena, basterebbe il riconoscimento di una delle due aggravanti per aggravare di molto la posizione dello zio Danish, che ha ottenuto lo sconto della pena in abbreviato grazie alle attenuanti generiche (per aver indicato il luogo del cadavere): per lui qualsiasi cambiamento nel bilanciamento delle circostanze potrebbe avere un effetto moltiplicatore.

Possibile – anche se meno probabile – un ribaltamento per i cugini assolti. Le difese dei genitori e dello zio punteranno, ovviamente, a una riduzione delle condanne. C’è molta curiosità per sapere cosa dirà la madre di Saman, sebbene le prime dichiarazioni trapelate non promettano un contributo significativo. l © RIPRODUZIONE RISERVATA