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Alla Giraffa Blu souvenir di Reggio Emilia e una convinzione: «Crediamo nel centro storico»

Elisa Pederzoli
Alla Giraffa Blu souvenir di Reggio Emilia e una convinzione: «Crediamo nel centro storico»

La bottega artigiana da un anno si è spostata da via San Carlo a via Boiardi: «E’ stata dura trovare un affitto a prezzi congrui»

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Reggio Emilia Calamite con ritratti gli scorci più belli della città – dalla veduta del teatro Valli, alla suggestiva piazza Fontanesi fino ai ponti di Calatrava – portachiavi con le stesse effigi, ma anche quadretti e cartoline. Se cercate souvenir di Reggio Emilia originali e unici, li trovate a “La Giraffa Blu”: più di un negozio, non solo un laboratorio, sicuramente un luogo di creazioni e ispirazioni. Una bottega artigiana che ha una storia ultradecennale, nata nel cuore del centro storico e che da un anno si è trasferita dalla centralissima via San Carlo alla più defilata via Boiardi, laterale di via Emilia San Pietro. Una scelta che testimonia però una volontà ben precisa: rimanere in centro storico.

«Quando abbiamo aperto nel 2012, per noi era condizioni imprescindibile farlo in centro – spiega la titolare Daniela Amati – ma quando ci siamo dovuti trasferire perché i locali dove eravamo sono stati venduti, non è stato facile trovare. E abbiamo rischiato di doverci spostare fuori, a causa degli altri prezzi degli affitti anche per locali davvero molto piccoli. Per fortuna, abbiamo trovato qui dove abbiamo anche potuto allargarci e avere tutti gli spazi anche per ospitare i nostri laboratori creativi». Nei locali di via Boiardi, infatti, c’è un grande tavolo dove si tengono i corsi che si svolgono prevalentemente di sera. Mentre il marito di Daniela, Angelo Razzoli, accanto all’ingresso ha il suo spazio creativo: è un artista le cui creazioni sono tra gli oggetti in vendita – i souvenir di Reggio Emilia sono opera sua – e ha anche una competenza davvero particolare che lo vede ricevere commesse un po’ da tutta Italia, ripara infatti bambole antiche. Se il trend degli ultimi tempi ha purtroppo registrato una serie di esercizi commerciali che hanno lasciato il cuore storico della città per il centro commerciale I Petali o magari per piazze decentrate come quella di Canali, Daniela e Angelo non lo hanno fatto. «Ma nella nostra ricerca abbiamo trovato proposte di affitto davvero alte, fino a 3-4mila euro al mese. Ma oggi chi se lo può permettere? – riflette Daniela Amati, che è anche presidente di Cna artistico – Certo, non si può obbligare a tenere gli affitti più bassi, ma sicuramente sarebbe bello che venissero applicati i regolamenti per tenere anche quelli sfitti in maniera più decorosa. Perché degrado chiama degrado». La posizione defilata per chi ha un’attività così peculiare non è detto che sia uno svantaggio. «Comunque quando i turisti cercano souvenir di Reggio Emilai su internet ci trovano e arrivano fin qui» confida. Sul centro storico poi la pensa così: «Qui da noi vengono tante persone a seguire i nostri corsi anche di sera, che arrivano anche da fuori città, e nessuno ci ha manifestato di avere paura. Credo che purtroppo certe cose non accadano solo in centro, così come le spaccate. Ci sarebbe bisogno anche della nostra partecipazione di cittadini per far andare meglio le cose in città». © RIPRODUZIONE RISERVATA