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L’incontro

Incendio Inalca, accordo per la cassa integrazione fino al 9 marzo per 198 lavoratori

Ambra Prati
Incendio Inalca, accordo per la cassa integrazione fino al 9 marzo per 198 lavoratori

Primo passo per affrontare l’emergenza dei posti di lavoro: nei giorni scorsi 80 dipendenti avevano accettato di lavorare nelle sedi di Piacenza e Modena

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Reggio Emilia  A seguito del devastante incendio che ha colpito lo stabilimento Inalca di Reggio Emilia nella notte tra il 10 e l'11 febbraio 2025, le tre principali sigle sindacali hanno raggiunto un accordo con l’azienda per l'attivazione della cassa integrazione ordinaria. Il provvedimento, valido dall'11 febbraio al 9 marzo e rinnovabile, interessa 198 dipendenti delle aziende Inalca e Gescar. Nei giorni successivi all'incidente, circa 80 lavoratori sono stati temporaneamente trasferiti presso altri stabilimenti del gruppo situati a Piacenza e Modena. Tuttavia, queste sedi alternative hanno comportato notevoli disagi logistici per i dipendenti a causa della distanza dalle loro abitazioni. L’assemblea dei lavoratori si è tenuta nel pomeriggio di sabato 15 febbraio nella palestra comunale Galilei di via Beethoven 48/2 a Massenzatico. L’incontro ha coinvolto circa 200 lavoratori di Inalca e Gescar, attivi nei settori della produzione e della logistica, entrambi facenti capo al Gruppo Cremonini. 

L’incendio

L'incendio ha causato danni ingenti, distruggendo oltre 30.000 metri quadrati dello stabilimento, ma anche il magazzino adiacente di Quanta Stock&Go, utilizzato per lo stoccaggio di materie prime destinate a Cirfood. In particolare, qui sono andati persi oltre 1,3 milioni di chilogrammi di prodotti alimentari freschi, secchi e surgelati destinati a oltre 800 cucine gestite da Cirfood nel centro-nord Italia. Un problema che ha costretto Cirfood ha proporre solo un menù basico per le scuole nei giorni scorsi.