Ligabue, La Notte di Certe Notti dal Campovolo a Milano nel 2026 - Ecco come è andato il concerto alla Rcf Arena
Reggio Emilia: rivivi le emozioni del concerto del rocker di Correggio. Tra musica, messaggi di pace, un palco mobile e Little Taver. I fan i visibilio per quasi tre ore di esibizione
Ore 23.52 Il concerto è terminato. Ma la festa ora continua con il prossimo appuntamento per i fan del Liga alla Reggia di Caserta il 6 settembre.
Ore 23.43 Sono iniziati i bis, si comincia con “Urlando contro il cielo”, per poi arrivare al momento tanto atteso, quello di “Certe notti”. Partono anche i fuochi d’artificio. «Impossibile raccontare la botta ricevuta da voi questa sera – dice Ligabue dal palco – Spero vi sia piaciuta la Notte di Certe Notti, perché con la Ligastreet la portiamo a San Siro». L’appuntamento è rimandato al 20 giugno 2026.
Ore 23 Ligabue e la sua band sono saliti su un palco mobile, simile ad una una grande Cadillac rosso fuoco, trasportato da un super truck. Hanno eseguito “Si viene e si va” e “Il meglio deve ancora venire”. Il palco mobile porta Ligabue al mixer dove c’è una pedana sopraelevata. Tutto è spento, si sente solo la registrazione della voce di Roberto Benigni estratta dall’intervento contro le guerre fatto a giugno nella trasmissione Propaganda Live. Sugli schermi compaiono le scritte “Basta col massacro a Gaza”, “Basta col massacro in Ucraina”, “Basta col massacro in Sudan” e “Basta con i 56 massacri in corso nel mondo”.
Ore 22.50 «È stato facile per Otis Redding scrivere Sitting on the dock of the bay, a Correggio il mare non c’è… però abbiamo i fossi. Io quelli li conosco bene» dice con ironia Luciano, tra le risate e gli applausi della platea. E proprio da quei fossi nasce uno dei brani più iconici della sua carriera: parte "Seduto in riva al fosso", tratta dall’album Buon Compleanno Elvis del 1995, accolta con entusiasmo da un pubblico che canta ogni parola a memoria. A seguire, sesplode l’energia di "Vivo morto o X", un altro pezzo cult dello stesso disco, che trasforma la RCF Arena in un gigantesco coro rock.
Ore 22.45 Sul palco rientra Little Taver con una torta gigante tra le mani, accompagnato dalle note di Happy Birthday. Una grande candela accesa in cima e, sul maxischermo, compare la scritta: “Buon Compleanno Elvis”. È l’inizio della quarta parte dello show, introdotta da una finta breaking news: “Elvis Presley è tornato”, e avrebbe addirittura annunciato un tour europeo. Un momento ironico e spettacolare, che strappa sorrisi e applausi al pubblico.
Ore 22.20 E’ il momento di “Piccola stella senza cielo”: Paola Caruso, ballerina acrobata si esibisce sul nastro rosso appeso al tetto del palco.
Ore 22.02 Siamo entrati nella terza parte del concerto. In precedenza, durante “Happy Hour”, sono state proiettate le immagini di vari personaggi, come Putin e Trump, che brindano tra loro tra le navicelle adattati con l’intelligenza artificiale. Ora sul palco, insieme a Ligabue ci sono i Clandestino: Max Cottafavi (chitarra), Giovanni Marani (tastiere), Gianfranco Fornaciari (tastiere), Mirko Consolini (chitarra) e Gigi Cavalli Cocchi (batteria).
Ore 21.50 Grande momento di commozione generale durante la canzone “Lettera a G”, che Ligabue ha dedicato a suo cugino morto.
Ore 21.36 E’ da poco iniziata la seconda parte del concerto. Dopo che Little Taver ha portato sul palco una slot machine gigante, dalla quale sono uscite 3 foto di Ligabue del 2005, sul palco sono saliti Niccolò Bossini (chitarra), Fede Poggipollini (chitarra), Luciano Luisi (tastiere), Davide Pezzin (basso) e il figlio Lenny (batteria). Si sta suonando “Cosa vuoi che sia”.
Ore 21.20 Ligabue ringrazia Claudio Maioli, suo storico produttore: «E’ qui anche lui stasera, il primo che mi ha convinto a fare il Campovolo».
Ore 21.05 E’ iniziata “La Notte di Certe Notti”. Sul palco insieme a Luciano: Fede Poggipollini (chitarra), Max Cottafavi (chitarra), Luciano Luisi (tastiere), Davide Pezzin (basso) e Lenny Ligabue (batteria). La prima canzone è “I ragazzi sono in giro”.
Ore 21.02 Il concerto non è ancora iniziato, ma i fan hanno già cominciato a cantare le note di “Certe Notti”, grazie al karaoke di Little Taver. Ormai ci siamo.
Ore 20.30 La gran parte dei fan sono arrivati. Il vice sindaco Lanfranco De Franco fa il punto: «In questo momento ci sono circa 65mila persone, sono arrivati tutti gli autobus, tutto a posto a livello organizzativo. Ci prepariamo a un’altra grande notte in Rcf Arena». «Vogliamo più concerti come questo, confidiamo nell’anno prossimo. Bisogna riempire questa arena di aventi».
Ore 18.30 Continua a crescere la presenza di fan attorno e dentro la Rcf Arena. L’avvio del concerto è in programma per le 21. Intanto un primo bilancio della giornata di venerdì sulla Liga Street, aperta a tutti anche a quelli senza biglietto, parla di 10mila persone cresciute poi nel corso della serata.
Ore 16 Sono già 10mila gli arrivi. A fare il punto il vice comandante Nello Monelli dalla centrale operativa della polizia locale. «Per il momento siamo tranquilli, 10mila persone sono entrate all’Arena, ma molti sono già in via dell’Aeronautica all’ombra in attesa di entrare: il traffico è regolare, stanno confluendo» racconta.
Ore 13 I cancelli sono ufficialmente aperti per tutti. I fan stanno arrivando. Sono attese 100mila persone.
Ore 12:30 Fa caldo al Campovolo, ma l’entusiasmo non si ferma. Sotto il sole già estivo di Reggio Emilia, il Campovolo comincia a riempirsi. Fa caldo – e si sente – ma questo non scoraggia i fan di Ligabue, già numerosi nell’area concerto per La notte di Certe Notti.
Tutti però guardano con attenzione il cielo e le previsioni: sulla zona è stata emessa un’allerta gialla dalla Protezione Civile per possibile instabilità in serata. A fare il punto è Andrea Bertolini di Reggio Emilia Meteo, che conferma: «La finestra di maggiore rischio temporali è tra le 23 e la mezzanotte. Prima, il concerto potrebbe svolgersi senza precipitazioni significative, anche se non si esclude qualche fenomeno isolato». Leggi le previsioni complete.
Ore 12 A Reggio Emilia apre i battenti “La notte di Certe Notti” – Il tanto atteso evento di Luciano Ligabue prende ufficialmente il via con l’apertura anticipata dei cancelli: alle 11:30 è iniziato l’ingresso riservato ai “fan del Bar Mario”, i supporter più accaniti e storici del rocker emiliano, radunatisi da ore nei dintorni della RCF Arena. Alle 12:00 l’area concerti apre le porte anche al pubblico generale, permettendo a migliaia di persone – arrivate da ogni parte d’Italia – di accedere al capannone pronti a vivere un’esperienza unica. Fin dalle prime ore, la RCF Arena si anima: la festa comincia già all’esterno, tra cori, bandiere, selfie con amici e tanta voglia di musica live. L’aria è carica di entusiasmo e aspettativa, perché per questa occasione sono attese circa 100.000 persone, confermando il successo immenso dell’iniziativa.